AGI - A novembre si stima un aumento sia dell'indice del clima di fiducia dei consumatori (da 90,1 a 98,1) sia dell'indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 104,7 a 106,4). Lo rileva l'Istat, spiegando che "dopo quattro mesi consecutivi di flessione il clima di fiducia delle imprese torna ad aumentare trainato soprattutto dalle aspettative sulla produzione nel comparto manifatturiero, da quelle sugli ordini nei servizi di mercato e dalle attese sulle vendite nel commercio al dettaglio".
Riguardo alla fiducia dei consumatori, osserva l'istituto, "presenta una dinamica positiva dovuta soprattutto ad opinioni sulla situazione economica del paese (ivi comprese quelle sulla disoccupazione) in deciso miglioramento, seguite da attese sulla situazione economica familiare e da opinioni sul risparmio (possibilità future) in ripresa".
Tutte le serie componenti l'indice di fiducia dei consumatori sono in miglioramento. Anche i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti presentano una variazione congiunturale estremamente positiva.
In particolare, il clima economico e il clima futuro registrano le variazioni più accentuate (rispettivamente da 77,6 a 95,2 e da 88,8 a 102,8); il clima personale e quello corrente aumentano in modo più contenuto (nell'ordine da 94,3 a 99,0 e da 91,0 a 94,9).
Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia migliora in tutti i comparti (nel settore manifatturiero l'indice passa da 100,7 a 102,5, nei servizi da 96,0 a 98,8 e nel commercio al dettaglio da 109,0 a 112,2) ad eccezione delle costruzioni dove l'indice diminuisce da 157,5 a 151,9.
Considerando le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nel comparto manifatturiero l'Istat rileva un peggioramento dei giudizi sulla domanda e un incremento delle giacenze di prodotti finiti, mentre sono in deciso miglioramento le attese sulla produzione.
Nelle costruzioni tutte le componenti peggiorano. Per quanto riguarda il comparto dei servizi di mercato, le attese sugli ordini registrano un marcato miglioramento mentre il saldo dei giudizi sugli ordini e quello sull'andamento degli affari diminuiscono.
Nel commercio al dettaglio, infine, le attese sulle vendite crescono decisamente mentre i relativi giudizi si deteriorano; le opinioni sulle scorte rimangono sostanzialmente stabili. Dopo quattro mesi consecutivi di calo, il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese torna a salire.
"Finita la fase di incertezza che ha caratterizzato il periodo precedente, la formazione del nuovo governo ed i provvedimenti messi in campo dall'esecutivo hanno determinato una inversione di tendenza nel clima di fiducia per famiglie e imprese".
Così Confesercenti commenta, in una nota, i dati diffusi da Istat sulla fiducia dei consumatori e delle imprese di novembre. La stabilità di governo rappresenta una importante componente per la fiducia, l'auspicio è che l'inversione di rotta possa tramutarsi in energia propulsiva per consumi ed investimenti per le imprese. Il Natale è alle porte e la eventuale conferma la si avrà a breve: turismo e commercio hanno aspettative positive per dicembre.
L'andamento del Black Friday sembrerebbe andare nella direzione positiva, anche se i piccoli esercizi fisici esprimono un giudizio più problematico, con le promozioni anticipate di novembre e in un quadro ormai completamente deregolamentato, costretti a ridurre i margini per le offerte a causa di oneri e costi maggiori rispetto alle vendite online.