AGI - Le donne hanno doti di leadership “gentile” e di capacità di gestione di diversi compiti contemporaneamente, ma il rischio di essere sopraffatte esiste, ed è necessario tenerne conto. A parità di altre condizioni, fanno di solito molta più fatica ad avanzare nella carriera e questo può scoraggiarle.
Per incoraggiare le donne a non arrendersi davanti alle difficoltà e a procedere nel loro percorso professionale, contano gli esempi di manager e imprenditrici che hanno superato le loro difficoltà, raggiunto posizioni di prestigio professionale e utilizzato tali posizioni per aiutare le altre donne nell’accesso al lavoro. È quanto sta accadendo durante il forum WomenXImpact a Bologna, tre giorni di storie personali e professionali di donne che sono riuscite a sfondare in mondi professionali maschili, cercando di non sacrificare la vita privata ma neanche di farsi sopraffare dall’accumulo di responsabilità.
Non è sempre facile. L’americana Veronica Kirin, antropologa e formatrice per Empire Builder Coaching, ha raccontato dal palco del forum creato da Eleonora Rocca e di cui Eni è main sponsor di aver provato sulla propria pelle che cosa significa non riuscire ad alzarsi dal letto la mattina per non affrontare i troppi impegni, e di aver deciso di fare tesoro di tale esperienza rendendola un mestiere per sostenere le altre donne.
Una delle cose che le aziende possono fare è trovare dei “mentori” che accompagnino i nuovi assunti e in particolare le nuove assunte nella prime fasi del nuovo lavoro: ne ha parlato Erika Fattori, responsabile della strategia del marchio e della comunicazione di Nexi. I programmi di “mentoring” aziendale, ha spiegato, rispondono a una esigenza che sembra scontata: “Perché non imparare dalle esperienze vissute? Perché tutte le donne e gli uomini che cominciano un nuovo lavoro devono fare la stessa fatica iniziale di chi li ha preceduti e non mettere a frutto la loro esperienza?”, si è chiesta.
Della capacità tutta femminile di essere leader in modo gentile ha parlato nel suo intervento la giornalista di SkyTg24, Tonia Cartolano, autrice del libro “Leadhers. Donne e storie di straordinaria normalità”. “Ho aggiunto una H alla parola inglese perché suggerisce un ruolo maschile. Essere leader non vuole dire provare a essere un uomo: la sfida è quella di provare ad essere leader e a generare leadership rimanendo donne, non vergognandosi di scegliere la maternità e avendo una visione sul futuro”, ha detto.