AGI - L'Ordine degli architetti di Cagliari e provincia considera una "pretesa vessatoria" la richiesta di Deloitte di ulteriori adempimenti per la cessione del credito per il Superbonus 110%, a 10 giorni dalla scadenza fissata dal governo per il prossimo 30 settembre.
"Le regole non si cambiano in corsa", protestano i professionisti, contestando la richiesta della piattaforma, che gestisce la cessione del credito per Banca Intesa, di produrre documenti video per dimostrare la veridicità delle dichiarazioni redatte dai professionisti a comprova di aver eseguito almeno il 30% dei lavori del Superbonus.
"Tale richiesta è da un lato intempestiva e vessatoria, perché si scontra con la programmazione già avviata, dall'altra è un appesantimento di adempimenti non obbligatori e non previsti dalla legge", spiega il presidente dell'Ordine degli architeti di Cagliari, Michele Casciu, che si associa alle proteste di altri Ordini della penisola.
"È assurdo che dopo averci richiesto l'asseverazione, averci fatto sottoscrivere una specifica polizza a copertura della quota del SAL verificata anche da Enea, dopo aver introdotto l'obbligo dell'invio di una pec ai committenti e all'impresa contenente dichiarazioni e tutta la documentazione probatoria possibile (foto, sal, dichiarazioni del professionista, libretto delle misure) vengano richieste ulteriori dimostrazioni di veridicità delle nostre dichiarazioni".
"È sintomo di una profonda mancanza di rispetto nei nostri confronti che impieghiamo da tempo energie e competenze a servizio della collettivita'", accusa Casciu, "e allo stesso tempo lede gli interessi dei committenti sui quali ricadra' il peso finale di questa richiesta. La nostra è una presa di posizione non contrattabile: le nostre asseverazioni già ci espongono a responsabilità professionali civili, penali e patrimoniali; le garanzie di fatto già esistono".