AGI - "Ci aspetta un inverno certamente di prudenza, vista la situazione internazionale, e di sobrietà dei consumi che non guasta mai, ma comunque ben sostenibile rispetto a quello dei colleghi europei". Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, intervistato al Tg1, interpellato in merito a quale inverno attenda l'Italia dopo la stretta sui consumi energetici varata dall'Ue.
"La Russia continua nel suo ricatto all'Europa ma anche lei ha bisogno di vendere gas per finanziarsi, non potrà chiudere le forniture troppo repentinamente". Ha aggiunto il ministro Cingolani.
Parlando delle scorte di gas in vista dell'inverno, il ministro ha sottolineato: "L'Italia ha diversificato le sue forniture molto rapidamente. La dipendenza dal gas russo è scesa dal 40% di pochi mesi fa a circa 15% e nel 2024 saremmo totalmente indipendenti. Stiamo accelerando con gli stoccaggi, oggi sono arrivati al 75% e procedono verso il target del 90% pieni per fine ottobre".
In Italia cambia quasi nulla, risparmi termici
"Sostanzialmente nulla perché la direttiva Ue sul risparmio gas ha stabilito che tutti i Paesi europei debbano risparmiare il 15% per essere meno dipendenti dalle importazioni dalla Russia però questo valore è stato negoziato per ciascuno stato membro, non può essere uguale per tutto". Ha spiegato il ministro Cingolani interpellato in merito a cosa cambierà per i cittadini italiani con i tagli ai consumi di energia decisi in sede Ue per ridurre la dipendenza dal gas russo.
"Per l'Italia la riduzione sarà di circa 5 miliardi di metri cubi all'anno - ha aggiunto - esattamente quella che il governo aveva previsto nel piano di diversificazione delle forniture. Noi rimpiazzeremo 30 miliardi di gas dalla Russia con 25 miliardi da altri Paesi. Questa riduzione di gas, 5 miliardi, sarò compensata da nuove rinnovabili e da misure di risparmio molto leggere, soprattutto di misura termica".