AGI - Un contributo economico ai dipendenti che non siano dirigenti. Una voce straordinaria di 500 euro che il gruppo Intesa Sanpaolo ha deciso di elargire a una grossa platea dei suoi dipendenti, non solo in Italia, per compensare gli effetti della congiuntura economica.
"Il quadro economico è segnato dal notevole incremento dell'inflazione, che già a inizio anno mostrava le prime evidenze, e dal conseguente aumento delle difficoltà sociali - dice in una nota a commento dei dati del primo semestre l'amministratore delegato del gruppo Carlo Messina - Per questa ragione abbiamo deciso di destinare a tutte le nostre persone in Italia e all'estero, eccetto chi ha funzione di dirigente o equivalente, un contributo economico straordinario di circa 500 euro, per un ammontare complessivo di circa 50 milioni di euro a favore di 82.000 persone del nostro gruppo".
Messina ha comunicato la decisione del gruppo durante la presentazione dei dati del primo semestre, durante il quale Intesa Sanpaolo è stata in grado di raggiungere "risultati particolarmente significativi, grazie al pieno avvio delle principali iniziative industriali di un Piano d'Impresa in grado di proiettarci nel prossimo decennio".
Per il 2022 "stimiamo di superare i 4 miliardi di utile netto, in assenza di ulteriori criticità relative all'approvvigionamento energetico e delle materie prime; in caso di ipotesi molto conservativa di copertura al 40% delle esposizioni nei confronti di Russia e Ucraina stimiamo un risultato netto ben superiore a 3 miliardi di euro", prosegue l'ad di Intesa Sanpaolo.
"Confermiamo - conclude - l'obiettivo di 6,5 miliardi di risultato netto al 2025 e il 70% di dividend payout in ogni anno del Piano di Impresa; l'ulteriore remunerazione degli azionisti attraverso l'operazione di buyback è già stata avviata con la prima tranche di 1,7 miliardi. La forte creazione di valore e la distribuzione del valore continueranno a essere la nostra priorità".