AGI - I mercati procedono in modo incerto e altalenante, in cerca di direzione, in attesa dei dati di oggi sull'inflazione Usa e per paura della recessione. In Asia i listini sono in rialzo e anche i future a Wall Street e in Europa avanzano, dopo aver chiuso ieri in calo a New York e contrastati nel Vecchio Continente. Nel frattempo per la prima volta dal 2022, l'euro tocca la parità sul dollaro e crolla il prezzo del petrolio, con il Brent sotto quota 100 dollari al barile per la prima volta da 3 mesi e il Wti a 95 dollari.
A giugno l'inflazione Usa dovrebbe salire dall'8,6% all'8,8%, segnando un nuovo picco dal 1981. "Il rapporto di giugno aiuterà a consolidare le aspettative del mercato di un altro massiccio rialzo dei tassi di tre quarti di punto da parte della Fed alla riunione di fine del mese", commenta Edward Moya, senior market analyst di Oanda.
L'inflazione si manterrà elevata per un altro mese o due, ma potrebbe poi scendere più velocemente di quanto il mercato preveda, pronostica Art Hogan di National Securities. "Oggi - aggiunge - i prezzi si manterranno caldi per quanto riguarda l'inflazione di base ma ci dovrebbe essere qualche miglioramento sequenziale nella lettura core".