AGI - Giovedì nero per la Borsa di New York alla vigilia dell'attesissimo dato sull'inflazione negli Stati Uniti a maggio, che gli investitori temono sia rimasta molto elevata.
Il Dow Jones perde l'1,95% a 32.270,45 punti, l'S&P 500 il 2,38% a 4.017,70 punti e il Nasdaq cede il 2,75% a 11.753,78 punti.
Tutti gli 11 settori dell'S&P 500 sono scivolati in territorio negativo, con il settore dei servizi di comunicazione maglia nera. In aggiunta al nervosismo, il rendimento del Treasury Usa a 10 anni è salito fino al 3,073%, il livello più alto dall'11 maggio.
I dati di domani dovrebbero mostrare che i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,7% a maggio, mentre l'indice 'core' (Cpi), che esclude i settori volatili ed energetici, è aumentato dello 0,5% nel mese.
Gli investitori temono che l'inflazione galoppante possa mantenere la Federal Reserve su un percorso aggressivo nell'aumento dei tassi d'interesse anche nella seconda metà dell'anno, con segnali di rallentamento economico e un mercato del lavoro estremamente teso.
La banca centrale statunitense ha aumentato il suo tasso di interesse a breve termine di tre quarti di punti percentuale quest'anno e intende mantenerlo con aumenti di 50 punti base nella riunione della prossima settimana e di nuovo a luglio.
Nel frattempo, la Banca centrale europea ha segnalato l'inizio del suo ciclo d'inasprimento, confermando i piani per aumentare i tassi a luglio e probabilmente a settembre.
L'Eutrotower ha tracciato una precisa road map: se oggi i tassi sono rimasti invariati, nella riunione del mese prossimo aumenterà tutti e tre i tassi chiave, in particolare dello 0,25% il principale.
A settembre invece valuterà sulla base dei dati e "l'entità dipenderà dalle prospettive di inflazione aggiornate a medio termine".
Dopo settembre, "sulla base della nostra valutazione attuale, prevediamo che sarà appropriato un percorso graduale ma sostenuto di ulteriori aumenti dei tassi di interesse", ha spiegato la presidente Christine Lagarde nella consueta conferenza stampa seguita al consiglio direttivo. "Il rialzo dei tassi di luglio non avrà un impatto immediato sull'inflazione", ha sottolineato.
Sul fronte azionario, i titoli growth continuano a essere sotto pressione, guidati da Netflix (-4,96%) e Meta Platforms (-6,43%) nel giorno in cui ha cambiato ufficialmente il suo ticker da 'FB' in 'Meta'.
Male anche Amazon a -4,15%. In calo anche le azioni dei casinò, con Las Vegas Sands in calo del 5,56% e Caesars Entertainment del 3,82%.
Tra i titoli peggiori anche quello di Alibaba, scivolato a -8,12% dopo che la sua affiliata Ant Group ha dichiarato di non avere in programma di avviare un'Ipo.