AGI - Avvio di settimana contrastato per i mercati, che s'interrogano sulla strada da prendere, mentre aumenta il rischio stagflazione. Le Borse asiatiche sono miste, sale leggermente il rendimento dei Treasury a 10 anni, cresce il prezzo del petrolio e avanzano i future a Wall Street e in Europa. La guerra, l'alta inflazione e l'inasprimento delle politiche monetarie delle banche centrali stanno accelerando il rallentamento della crescita economica e alimentando la volatilità e le turbolenze dei mercati.
Finora tutto ciò ha preso una strada ribassista, che potrebbe proseguire anche questa settimana con rapidi 'relief' e cioe' col contorno di brevi schiarite. Tuttavia la sensazione è che i mercati potrebbero anche percepire di essere scesi troppo ultimamente e potrebbero rimbalzare in modo più duraturo e consistente.
"C'è ancora mare mosso sui mercati - commenta Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte - anche se personalmente credo che si stiano creando le basi per un rimbalzo, sebbene temporaneo. Me lo suggeriscono alcuni indicatori, come il Vix (un popolare indicatore della volatilità dei mercati, ndr), che cominciano a essere storicamente in eccesso. Se questo eccesso questa settimana dovesse rafforzarsi e raggiungere un massimo, e ci siamo quasi, si potrebbe registrare un rimbalzo non di un giorno solo. Ma affinche' cio' avvenga occorre tenere d'occhio queste condizioni estreme".
Oggi in Asia Tokyo avanza di circa mezzo punto percentuale, mentre Shanghai cede e Hong Kong arretra di oltre l'1,5%. In leggero calo la Borsa di Sydney, all'indomani delle elezioni vinte dai laburisti in Australia, dove l'italo-australiano Antony Albanese prenderà il posto del conservatore Scott Morrisson. A Wall Street I future sono in rialzo, in particolare i tecnologici che guadagnano circa l'1%, dopo che l'S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso la loro settima settimana consecutiva di perdite, la striscia più lunga dalla fine della bolla delle dotcom nel 2001 e il Dow ha subito il suo ottavo declino settimanale consecutivo, il più lungo dal 1932.
Il rendimento dei T-bond a 10 anni avanza del 2,81% contro il 2,78% registrato venerdì scorso. Sale anche il 2 anni al 2,62%, contro il 2,58%. Crescono di oltre mezzo punto percentuale i future sull'EuroStoxx 50 che hanno chiuso in rosso la settimana appena trascorsa.
Avvio di settimana in rialzo per i prezzi del petrolio, che risentono delle incertezze nei rifornimenti e del forte aumento del prezzo della benzina, in vista dell'inizio della 'driven season' negli Usa. Salgono anche i prezzi del grano e della soia alla Borsa di Chicago. Il biglietto verde, che ha chiuso la scorsa settimana in perdita per la prima volta da quasi due mesi, arretra sull'euro, che apre quasi a quota 1,06 dollari e cede dello 0,4% sul dollaro autraliano, mentre lo yuan, che ha appena registrato la sua miglior ottava dalla fine del 2020, apre la settimana in rialzo a 6,6861 sul dollaro sui mercati offshore, sulla scia degli allentamenti dei lockdown a Shanghai.
Oggi inizia Davos, mentre Joe Biden a Tokyo vede il premier giapponese, Fumio Kishida e poi partecipa al vertice Quad, con Giappone e Australia, a cui domani si unirà l'India. Sempre oggi esce l'indice Ifo, uno dei principali barometri delle condizioni economiche della Germania, che dovrebbe registrare un calo delle aspettative a maggio. Inoltre sono attesi al varco un bel po' di esponenti della Bce, tra cui Nagel e Villeroy.