AGI - "I consumatori si stanno adattando in modo quasi scientifico a un momento molto critico come quello che stiamo vivendo, tra inflazione che corre, la crisi energetica che vediamo già nelle bollette e il conflitto in Ucraina. Stanno razionalizzando il loro carrello della spesa, a volte cambiano punto vendita e sicuramente guardano con attenzione alle promozioni". Così Luca De Nard, amministratore delegato di NielsenIQ, a colloquio con l'AGI in occasione di 'Linkontro 2022', appuntamento della comunità del largo consumo cui partecipano quest'anno circa 600 manager in rappresentanza di oltre 200 aziende, che dopo due anni di pausa imposta dalla pandemia torna a riunirsi in Sardegna.
"A parità di paniere e di volumi - dice De Nard - la crescita dei prezzi sullo scaffale è del 4,8 per cento. Ecco allora che il consumatore sceglie che cosa consumare, e lo fa scientificamente, e sceglie anche dove comprarlo. Per cui c'è un effetto netto di inflazione a +2,6%. C'è dunque inflazione, sto pagando di più ma scelgo di comprare prodotti diversi e di acquistarli in posti diversi, quindi l'inflazione reale che pago come consumatore è più bassa di quella sullo scaffale".
Una tendenza, spiega De Nard, che fa emergere "una polarizzazione delle fasce di consumatori: una parte delle famiglie sara' costretta a modificare maggiormente i propri stili di consumo perché vedrà diminuire ulteriormente il proprio potere d'acquisto".