AGI - Le sanzioni e le difficoltà produttive pesano su Huawei. Nel 2021, il gruppo di Shenzhen ha registrato un fatturato di 636,8 miliardi di yuan, in calo del 28,5% anno su anno. Si tratta della prima flessione annuale registrata da quando, dal 2002, Huawei rende pubblici i propri risultati. Cresce però in modo vigoroso l'utile: +75,9%, a 113,7 miliardi di yuan.
Anche a causa dei rallentamenti della filiera, la divisione consumer, che include le vendite da smartphone, ha dimezzato gli incassi, a 243,4 miliardi di yuan. Perde invece il 7% la divisione business, che include le componenti per le telecomunicazioni.
“Le performance sono in linea con le nostre previsioni”, ha affermato la cfo di Huawei, Meng Wanzhou. “Nonostante un calo delle entrate nel 2021, la nostra capacità di realizzare profitti e generare flussi di cassa è in aumento e siamo oggi più capaci di affrontare l'incertezza e investire nel futuro”.
L'evento di Huawei, in diretta da Shenzhen, ha segnato il ritorno di Meng, figlia del fondatore Ren Zhengfei, fermata in Canada e al centro di una lunga battaglia per l'estradizione negli Stati Uniti. Durante la conferenza, Huawei ha specificato che Meng non avrebbe risposto a domande personali ma esclusivamente legate al bilancio.
Nel 2021 Huawei ha investito 142,7 miliardi di yuan in ricerca e sviluppo, in leggera crescita rispetto all'anno precedente. “Siamo nel pieno della nostra ristrutturazione e dobbiamo ancora lottare per la nostra sopravvivenza”, ha sottolineato il presidente di turno Guo Ping. “L'unico modo per riuscirci è continuare a investire”.