AGI - L'Opec+ è preoccupata da un eventuale embargo dell'Unione Europea sul petrolio russo. Secondo l'organizzazione, di cui la Russia è leader insieme all'Arabia Saudita, un divieto alle importazioni danneggerebbe i consumatori. È quanto afferma Reuters spiegando che i produttori avrebbero espresso le proprie preoccupazioni a Bruxelles.
Finora i principali membri dell'Opec, come l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, hanno cercato di avere una osizione neutrale tra l'Occidente e Mosca, mentre l'Opec+, che include la Russia, si è tenuta alla larga dalla questione dell'Ucraina nei suoi incontri.
L'Ue, dipendente dal greggio russo, ha già imposto dure sanzioni alla Russia, incluso il congelamento dei beni della sua banca centrale. L'Ue sta discutendo se e come imporre sanzioni all'industria energetica russa.
Lo scorso 16 marzo, alcuni rappresentanti Opec, tra cui il segretario generale Mohammad Barkindo, hanno incontrato il commissario europeo per l'Energia Kadri Simson per discutere dei "tempi straordinari" per il mercato energetico, ha affermato lo stesso Simson su Twitter.
Una fonte Opec ha detto a Reuters che le preoccupazioni del gruppo sono state comunicate all'Ue. "L'Opec ha presentato la sua analisi della situazione del mercato petrolifero e ci ha informato dei suoi piani in termini di produzione di petrolio". "Come abbiamo sempre affermato, nulla è escluso in termini di sanzioni future", ha aggiunto.
La Russia è un partner dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e co-presiede l'Opec+ che dal 2017 decide le politiche produttive. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno deciso un embargo al greggio russo. Lunedì i ministri degli esteri europei non hanno trovato un accordo se estendere le sanzioni anche al settore energetico.