AGI - La Banca d'Inghilterra ha alzato il tasso d'interesse al suo livello pre-pandemico per contrastare l'inflazione, che, spiega l'istituto di Londra, "potrebbe superare l'8% entro il 2022", spinta soprattutto dai costi dell'energia, mentre l'invasione russa in Ucraina potrebbe "mettere a rischio la crescita economica".
"Il comitato di politica monetaria ha votato per aumentare il tasso bancario di 0,25 punti percentuali allo 0,75%", scrive la Boe nei verbali della riunione.
Questa è la terza volta di fila che l'istituto monetario ha inasprito la sua politica. Il giorno prima, la Federal Reserve americana ha aumentato il suo tasso per la prima volta dall'inizio della pandemia di Covid-19, mentre la Banca centrale europea ha deciso di prendersi del tempo per agire sui propri tassi di riferimento.
Per tutte le banche centrali la guerra in Ucraina rappresenta un nuovo dilemma: lo sconvolgimento del mercato dell'energia e di altre materie prime (come il grano e l'alluminio) sta spingendo in alto i loro prezzi, il che aggraverà l'inflazione che era già in forte accelerazione prima del conflitto, e dovrebbe pesare sulla crescita. I banchieri centrali devono quindi scegliere tra il mantenimento di politiche monetarie ultra-accomodanti, con il rischio di vedere l'inflazione decollare, o l'aumento dei tassi, che pesa sulla capacità di prestito e sul credito di privati e imprese. La Boe ha riconosciuto che mentre una "ulteriore ma modesta stretta della politica monetaria sarà probabilmente necessaria nei prossimi mesi", "esistono rischi su entrambi i lati di questo giudizio".
L'inflazione britannica ha già raggiunto il 4,9% a gennaio, ben al di sopra dell'obiettivo del 2% dell'istituto centrale di Londra.
Il picco ad ottobre
"L'inflazione aumenterà ulteriormente nei prossimi mesi, fino a circa l'8% nel secondo trimestre del 2022, e possibilmente più in alto ancora nel corso dell'anno", ha avvertito la BoE nei suoi verbali.
L'impennata dei prezzi dovrebbe raggiungere il picco in aprile a causa dell'aumento dei prezzi del gas e del petrolio, che spingerà il regolatore dell'energia del Regno Unito ad aumentare il prezzo regolamentato dell'elettricità.
Ma con il conflitto in Ucraina che fa salire il costo del gas e del petrolio, i prezzi potrebbero salire ancora la prossima volta che il regolatore fissa le sue tariffe in ottobre, avverte la Boe.
Spinta dal costo dell'energia, l'inflazione è particolarmente dura per il potere d'acquisto, soprattutto delle fasce economicamente più deboli.
A differenza della Bce e della Fed, la Boe ha già iniziato a ridimensionare il suo massiccio programma di acquisto di asset (quantitative easing), decidendo nella sua ultima riunione di non riacquistare i titoli di stato che detiene quando arrivano a scadenza.
Il portafoglio della Boe è quindi sceso da 895 miliardi di sterline a 867 miliardi (847 miliardi di sterline in titoli di stato, 20 miliardi in obbligazioni societarie) dall'ultima riunione di febbraio. Questa è la prima volta che la quantità di obbligazioni detenute è diminuita dall'inizio del programma nel 2009.