AGI - I futures europei sul carbone hanno battuto un altro record toccando i massimi di sempre a 400 dollari per tonnellata. Dall'inizio dell'anno i prezzi sono aumentati di oltre il 100% mentre rispetto a un anno fa le quotazioni sono balzate addirittura del 357%.
Le sanzioni alla Russia decise per l'invasione dell'Ucraina hanno portato a un acuirsi della crisi energetica internazionale già preesistente, esacerbando le preoccupazioni sull'offerta di materie prime. La Germania è pronta a creare riserve di carbone per gli operatori di centrali elettriche, mentre l'Italia ha annunciato che potrebbe riaprire alcune centrali già chiuse.
Anche i clienti asiatici si sono dati da fare per trovare forniture alternative per sostituire il carbone russo. Al di là della situazione in Ucraina, gli investitori erano già rialzisti sul carbone dall'inizio del 2022 a causa delle interruzioni dell'offerta nei principali paesi esportatori come l'Indonesia e l'Australia.