AGI - Vola l'inflazione negli Stati Uniti a gennaio, portandosi al top da 40 anni, cosa che potrebbe alimentare le speculazioni dei mercati finanziari per un aumento di 50 punti base dei tassi di interesse da parte della Fed a marzo. I prezzi al consumo lo scorso mese sono saliti al +7,5% sull'anno dal +7% di dicembre, ai massimi dal 1982.
Il dato è anche oltre le attese degli analisti che scommettevano su un +7,3%. Su base mensile l'inflazione è ferma al +0,6% come a dicembre e contro un atteso +0,5%.
Sulla scia di questi numeri le Borse europee hanno virato in calo e l'euro è sceso sotto quota 1,14. Wall Street ha aperto negativa con il Dow Jones che perde lo 0,48%, il Nasdaq l'1,27% e l'S&P 500 lo 0,82%. Pressione anche sui titoli di Stato: il rendimento dei Treasury decennali è schizzato all'1,974%, al livello più alto da agosto 2019. Anche lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi è salito sopra i 160 punti (161,4), dai 154 della vigilia, ai massimi da luglio 2020. Il rendimento dei titoli italiani è balzato all'1,865%.
L'economia è alle prese con un'alta inflazione, causata da uno spostamento della spesa dai servizi ai beni durante la pandemia innescata dal Covid-19. Trilioni di dollari in aiuti hanno alimentato la spesa, che si è scontrata con i limiti di capacità.
L'impennata dei prezzi è il risultato di una combinazione di fattori legati al virus, compresi i problemi della catena di approvvigionamento, la carenza di componenti e la mancanza di manodopera.
Il surriscaldamento dell'inflazione ha ridotto il potere d'acquisto delle famiglie ed eroso la popolarità del presidente Joe Biden. Questo nonostante l'economia sia cresciuta al suo tasso più forte da 37 anni nel 2021 e il mercato del lavoro stia rapidamente sfornando posti.
Nel dettaglio in un anno, i prezzi dell'energia sono aumentati del 27% e i prezzi dei prodotti alimentari del 7%.
Il ministero attribuisce questa nuova accelerazione ai prezzi del cibo, dell'elettricità e degli alloggi. I prezzi dei prodotti alimentari sono cresciuti dello 0,9% a gennaio rispetto allo 0,5% di dicembre. Anche i prezzi dell'energia sono aumentati dello 0,9%, sebbene l'aumento del costo dell'elettricità sia stato parzialmente compensato dal calo dei prezzi della benzina e del gas naturale, riferisce il ministero.
Escludendo i settori volatili dell'energia e del cibo, la cosiddetta inflazione di base aumentata dello stesso 0,6% su un mese come a dicembre e ha accelerato al 6,0% su un anno. Mobili e decorazioni, auto di seconda mano, cure mediche e abbigliamento sono stati tra gli articoli i cui prezzi sono aumentati di più a gennaio rispetto a dicembre.