AGI - Il Fondo monetario internazionale promuove l'Italia a pieni voti. Il Belpaese è passato da osservato speciale a modello per la crescita sostenibile.
E la direttrice operativa dell'Fmi, Kristalina Georgieva, non si è risparmiata in elogi. Rispondendo a una domanda sull'Italia, al termine della riunione dell'Eurogruppo, si è persino contgratulata per il forte livello di crescita.
L'Italia fa meglio di Eurolandia
"Congratulazioni all’Italia per il raggiungimento quest’anno di una crescita più alta rispetto alla media, 5,8% contro il 5% dell’eurozona. Vediamo che il governo italiano sta ponendo delle fondamenta molto solide per una crescita sostenibile e robusta. Il bilancio 2022 ha il giusto bilanciamento tra riforme e investimenti, e lo stesso vale per il Recovery plan italiano che ha un bilanciamento molto robusto tra le riforme, specialmente quelle strutturali, e investimenti", ha dichiarato.
E ha aggiunto: "Pensiamo che questa sia una strategia a medio-termine che ora è abbracciata dal Paese, e appoggiata dalla Commissione europea". Georgieva ha avuto solo "un’osservazione" sul bilancio: "Prevede una riduzione delle imposte sul reddito e un aumento della spesa sociale, che è una cosa buona in sè, ma il problema è se sarà sostenibile nel medio termine".
Ma è più che ottimista: "Speriamo di vedere decisioni su questo che siano esaurienti, sono abbastanza fiduciosa perché la direzione di lavoro è definita. Quindi Go Italy go”, ha concluso.
Cautela sull'Eurozona
La direttrice del Fondo monetario internazionale si è mostrata molto più cauta parlando della situazione generale dell'economia dell'eurozona. Ha spiegato che la nuova ondata di Covid, con annessa variante Omicron, sta portando a un "indebolimento" dell'economia dell'eurozona nel quarto trimestre dell'anno e "forse" nel primo trimestre del 2022.
Le attuali proiezioni del Fmi prevedono una crescita del Pil della zona euro del 5% nel 2021 e del 4,3% nel 2022. Tuttavia, l'ex vice presidente della Commissione europea ha sottolineato che la situazione attuale è "molto migliore" di quanto previsto lo scorso anno grazie ai livelli di vaccinazione e alle misure di sostegno per contrastare la pandemia.
Il rapporto del Fmi, presentato all'Eurogruppo, sottolinea che l'economia della zona euro si sta riprendendo "rapidamente" grazie agli alti livelli di vaccinazione, ma aggiunge che "l'incertezza" rimane "alta" ed è legata all'evoluzione e all'eredità della pandemia. Per quanto riguarda l'inflazione, il rapporto del Fmi prevede che diminuirà nel 2022 nonostante il raggiungimento di livelli "storici", poiché i fattori che hanno trascinato i prezzi quest'anno dovrebbero dissolversi.
Sostegni fiscali a settori e famiglie più colpiti
Il Fmi ritiene che i governi della zona euro dovrebbero continuare ad adottare una politica fiscale di sostegno a favore della ripresa, ma avverte che dovrebbe "concentrarsi sempre più sui settori e sulle famiglie più colpiti".
Georgieva auspica anche una riforma delle regole comunitarie per il controllo del deficit e del debito pubblico per renderle più "efficienti" quando si tratta di evitare problemi di debito poiché riapplicare l'attuale quadro fiscale "richiederebbe grandi aggiustamenti irrealistici e controproducenti in alcuni Paesi altamente indebitati”.
Riforma regole conti pubblici
Bruxelles ha proposto di raggiungere un accordo per riformare queste regole, sospese nel marzo 2020 a causa della pandemia, prima di riattivarle nel 2023. Il Fmi rileva che, poiché "potrebbe essere difficile" raggiungere un consenso tra i Paesi prima della scadenza, sarebbe "auspicabile" raggiungere un "accordo transitorio temporaneo" fino all'entrata in vigore delle nuove regole.