AGI - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dall'amministratore delegato Eni, Claudio Descalzi, ha inaugurato ad Algeri la targa con cui la municipalità ha intitolato un giardino pubblico a Enrico Mattei. "Personalità italiana, amico della rivoluzione algerina, difensore tenace e convinto della libertà e valori democratici, impegnato a favore dell'indipendenza del popolo algerino e del compimento della sua sovranità", si legge in italiano e in arabo sulla targa all'entrata dell'elegante parco nel quartiere residenziale di Hydra, non lontano dall'Ambasciata d'Italia.
"Attribuiamo grande importanza e valore simbolico all'intitolazione di un giardino di Algeri a Enrico Mattei. Enrico Mattei fu una delle personalità italiane più importanti del dopoguerra e uno dei costruttori della Repubblica Italiana", aveva detto ieri il presidente Mattarella intervistato dai giornali locali.
"Tenace e convito difensore dei valori democratici, seppe contribuire alla crescita civile e sociale della nostra comunità nazionale, prima attraverso la sua attiva partecipazione alla Resistenza italiana e poi come politico e protagonista della ripresa economica. In un Paese gravemente indebolito dalla guerra, egli dedico' il suo ingegno e le sue straordinarie capacità organizzative a fornire all'Italia le risorse energetiche necessarie al suo sviluppo".
Anche "sul piano internazionale - ha sottolineato il capo dello Stato- la sua visione del mondo e il suo desiderio di superare gli squilibri furono preziosi per la rinascita dell'Italia e per la costruzione di rapporti equi con i Paesi di nuova indipendenza. La sua lezione e la sua esperienza sono più che mai attuali".
"Enrico Mattei, al quale il Presidente Abdelmadjid Tebboune ha conferito postumo la medaglia degli Amici della Rivoluzione algerina - ha concluso il presidente della Repubblica- è stato un vero amico dell'Algeria e speriamo che, anche grazie a questo giardino, le nuove generazioni possano conoscere e apprezzare meglio la sua carriera".
"La lezione di Mattei", ha detto Descalzi, "è ancora attuale perchè ci porta a collaborare e integrarsi, a costruire un rapporto, a lavorare per gli altri, a condividere i benefici in modo corretto è giusto, proprio in linea con quello che stiamo vivendo ora con la Just transition: cambiare ma dando una ricaduta positiva del cambiamento".
In Algeria, ad Enrico Mattei è largamente riconosciuto un importante ruolo di sostegno, amicizia e vicinanza durante gli anni della guerra di liberazione nazionale (1954-1962).
Infatti, Mattei ha storicamente sostenuto sia il Fronte di Liberazione Nazionale sia il Governo Provvisorio della Repubblica Algerina (GPRA), al quale ha fornito un apporto significativo all'interno dei negoziati degli Accordi di Evian.
Il suo nome evoca anche il numero elevato di studenti algerini, futuri quadri e dirigenti dell'industria petroliera ed energetica, formati su sua iniziativa nelle scuole dell'ENI a San Donato Milanese. L'intitolazione di un luogo pubblico di Algeri a Mattei - una prima in assoluto nel Paese - sancisce l'istituzione di un prestigioso luogo intitolato a un italiano nel cuore della capitale.
Descalzi: "Lezione di Mattei ancora attuale"
"La lezione di Mattei è ancora attuale perché ci porta a collaborare e integrarsi, a costruire un rapporto, a lavorare per gli altri, a condividere i benefici in modo corretto e giusto, proprio in linea con quello che stiamo vivendo ora con la Just transition: cambiare ma dando una ricaduta positiva del cambiamento". Queste le parole dell'ad di Eni Claudio Descalzi, durante la cerimonia.
"L'Algeria, come tutti i Paesi del sud del Mediterraneo, è fondamentale per la collaborazione con la parte nord del Mediterraneo, con l'Europa, per ragioni culturali, commerciali ed energetiche"m ha aggiunto Descalzi.
"L'Italia ha una grande fortuna, costruita da Mattei, di avere una diversificazione energetica. Non dipendiamo solo dal gas di Norvegia e Russia, ma abbiamo un grandissimo fornitore grande alleato in Algeria che ci assicura miliardi di metri cubi di gas, assicurando la fornitura energetica", ha detto Descalzi.
"L'Algeria - ricordato l'ad di Eni - ha un rapporto storico costruito nel tempo, che ci porta a essere vicini, con progetti di energia tradizionali, dove stiamo creando grandi efficenze per la riduzione delle emissioni, progetti per energie pulite come il fotovoltaico, un accordo per l'idrogeno verde sulla ricerca scientifica, una importante dinamica di collaborazione, ma soprattutto un rapporto continuo ed estremamente cordiale. Lavorare bene insieme è alla base del successo di quello che stiamo realizzando con Sonatrach in Algeria"
Per Descalzi, infine, Europa ed Africa sono "vicine, legate dal Mediterraneo e dalla cultura, siamo legati da necessità d'investire e sviluppare, perché con lo sviluppo c'è pace"