AGI - Austria, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti hanno annunciato oggi i termini di un accordo transitorio per il passaggio dalle attuali imposte sui servizi digitali alla nuova soluzione multilaterale e si sono impegnati "a proseguire le discussioni su questo argomento attraverso un dialogo costruttivo".
Lo annuncia in una nota il ministero dell'Economia ricordando che tale intesa è a sostegno dello "storico accordo" raggiunto l'8 ottobre scorso tra 136 Paesi del Quadro Inclusivo (Inclusive Framework) dell'Ocse/G20 – che rappresentano il 94% del Pil mondiale – su un pacchetto di riforme delle regole fiscali internazionali fondato su due pilastri, da attuare nel 2023.
"Queste riforme stabiliranno un sistema fiscale più equo, più stabile e maggiormente in grado di soddisfare le esigenze dell'economia globale del 21esimo secolo", spiega la nota.
"Questo compromesso - spiega il Mef - rappresenta una soluzione pragmatica che aiuta a garantire che i Paesi citati possano concentrare i loro sforzi collettivi sulla riuscita attuazione dello storico accordo del Quadro Inclusivo OCSE/G20 su un nuovo regime fiscale multilaterale e consente la cessazione delle misure commerciali adottate in risposta alle imposte sui servizi digitali. Nel complesso, questo accordo politico bilancia attentamente le prospettive di diversi paesi ed è un'ulteriore dimostrazione del nostro impegno a lavorare insieme per raggiungere un consenso e per realizzare riforme multilaterali di vasta portata che aiutino a sostenere le nostre economie nazionali e le finanze pubbliche".