AGI - L'Ocse ha annunciato che è stato raggiunto un accordo globale sulla minimum tax, per garantire che le grandi aziende paghino un'aliquota minima del 15%. Lo hanno sottoscritto 136 dei 140 Paesi membri dell'Ocse tra cui tutti quelli dell'Ue e del G20. A rimanere fuori solo Kenya, Nigeria, Pakistan e Sri Lanka.
La minimum tax del 15% entrerà in vigore nel 2023 e ridistribuirà ai Paesi di tutto il mondo oltre 125 miliardi di dollari, provenienti da circa 100 tra le più grandi multinazionali del mondo. L'obiettivo, spiega una nota Ocse, è far sì che queste società paghino la loro giusta quota di tasse indipendentemente dalle giurisdizioni in cui operano e realizzano un profitto.
Il provvedimento verrà presentato alla riunione dei ministri delle finanze del G20 a Washington il 13 ottobre e nel corso del vertice dei leader del G20 che si terrà a Roma alla fine dello stesso mese.
L'accordo è un "grande passo avanti che rende il nostro sistema fiscale globale più equo". Lo scrive su Twitter la presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, sottolineando che si tratta di "un momento storico". Bruxelles, aggiunge, "ha sostenuto fortemente questo sforzo internazionale. Tutte le compagnie devono pagare la giusta quota. Lo dobbiamo ai nostri cittadini".
"Un momento storico per la tassazione globale. Accolgo con favore le eccellenti notizie dall'Ocse sull'accordo per una minimum corporate tax a livello internazionale" twitta il vice presidente della commissione europea, Valdis Dombrovskis.
"Evviva! Raggiunto l'accordo per la tassazione minima e per redistribuire i proventi delle tasse dove le multinazionali fanno profitti e non dove stabiliscono le loro sedi. Orgoglioso del sostegno dei Paesi Ue" scrive a sua volta il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, sottolineando che "il multilateralismo è tornato".
Anche il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, ha definito in una nota l'accordo globale sulla minimum corporate tax "una vittoria per le famiglie americane e per la comunità internazionale degli affari". Secondo l'ex presidente della Fed, "l'accordo rappresenta un risultato che si ottiene una volta in una generazione per la diplomazia economica".
L'introduzione della minimum tax "renderà il nostro sistema fiscale internazionale più equo ed efficiente. È una grande vittoria per un multilateralismo efficace ed equilibrato. Si tratta di un accordo di vasta portata che garantisce che il nostro sistema fiscale internazionale sia adatto a un'economia globale digitalizzata" afferma in una nota il segretario generale dell'Ocse, Mathias Cormann.