AGI - Il numero uno della Fed, Jerome Powell e il segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen ritengono che la variante Delta stia rallentando la ripresa Usa. E' quanto i due maggiori esponenti dell'economia americana sostengono davanti alla commissione bancaria del Senato.
"Mentre la nostra economia continua ad espandersi e a riconquistare una quota sostanziale dei posti di lavoro persi durante il 2020, le sfide significative della variante Delta continuano a rallentare la velocità della ripresa e presentano ostacoli sostanziali a una forte economia", dice Janet Yellen. "Tuttavia - aggiunge - rimango ottimista sulla traiettoria a medio termine della nostra economia e mi aspetto che torneremo alla piena occupazione il prossimo anno".
Anche Powell indica la pandemia come un limite per le prospettive economiche e ribadisce che "l'inflazione è elevata e probabilmente rimarrà tale nei prossimi mesi prima di moderare".
"L'andamento dell'economia continua a dipendere da quello del virus e restano rischi per le prospettive" ha detto il presidente della Fed. "La variante Delta", ha aggiunto, "ha provocato un aumento dei casi, causando significative sofferenze umane e rallentando la ripresa economica. Ulteriori progressi nelle vaccinazioni aiuteranno a sostenere un ritorno a condizioni economiche più normali".
L'economia a stelle e strisce, ha assicurato Powell, continua a rafforzarsi. "Il Pil", ha affermato, "è cresciuto a un ritmo robusto nel primo semestre dell'anno e la crescita è ampiamente attesa proseguire a un forte ritmo nel secondo semestre. I settori più colpiti dalla pandemia sono migliorati negli ultimi mesi, ma l'aumento dei casi di Covid-19 ha rallentato la loro ripresa. Le spese dei consumatori sono cresciute a un ritmo particolarmente rapido nel primo trimestre dell'anno ma si sono appiattite a luglio e agosto, quando sono diminuite nei settori più sensibili al Covid. Inoltre, in alcune industrie, le forniture di breve periodo stanno bloccando l'attività".
Anche le condizioni del mercato del lavoro, ha osservato Powell, "hanno continuato a migliorare. La domanda di lavoro è molto forte, e i posti guadagnati si sono attestati in media a 750.000 unità al mese negli ultimi tre mesi". Tuttavia, ha rilevato il presidente della Fed, "ad agosto i guadagni hanno rallentato marcatamente, con la frenata concentrata nei settori più sensibili alla pandemia. Il tasso di disoccupazione era al 5,2% ad agosto e questo dato testimonia che la caduta dell'occupazione, in particolare in termini di partecipazione al mercato del lavoro, non è aumentata rispetto ai bassi tassi che hanno prevalso per la maggior parte dell'anno scorso. I fattori collegati alla pandemia, come il bisogno di fornire assistenza familiare e i timori per il virus, sembrano pesare sulla crescita dell'occupazione. Questi fattori dovrebbero diminuire con i progressi nel contenimento del virus".
Inoltre, ha concluso Powell, "la crisi economica non è ricaduta in modo eguale su tutti gli americani, e quelli meno pronti a sopportarne il peso sono risultati i più colpiti. In particolare, nonostante i progressi, la disoccupazione continua a pesare in modo sproporzionato sui lavoratori a più basso salario nel settore dei servizi e su afro-americani e ispanici".