Agi - Il colosso immobiliare cinese Evergrande, in difficoltà per il crollo delle vendite degli immobili, ha ammesso che sta affrontando "enormi pressioni" dai creditori e ha avvertito che potrebbe non riuscire a pagare i suoi debiti.
Un'eventuale liquidazione del gigante cinese avrebbe notevoli conseguenze, non solo sull'economia di Pechino ma anche sulla “stabilità sociale” cara ai vertici cinesi. Evergrande ha dato mandato a due adviser per esaminare le opzioni finanziarie.
Evergrande è il più grande gruppo immobiliare del paese in termini di fatturato, con una presenza dichiarata in più di 280 città. Il colosso afferma di impiegare 200.000 persone e genera indirettamente 3,8 milioni di posti di lavoro. Il suo presidente, Xu Jiayin, è il quinto uomo più ricco del Paese, secondo la società specializzata Hurun.
Le manifestazioni di protesta
A Shenzhen, in Cina, decine di persone hanno protestato davanti all'ingresso della sede del gigante immobiliare sull'orlo della bancarotta. In Cina le manifestazioni di protesta sono vietate e la polizia ha bloccato l'accesso dei manifestanti, tra i quali anche molti a cui Evergrande deve dei soldi.