AGI - L'economia statunitense è in forte ripresa e un aumento dei tassi potrebbe arrivare a inizio 2023. La previsione è del vicepresidente della Fed, Richard Clarida, secondo cui la locomotiva a stelle e strisce potrebbe raggiungere gli obiettivi fissati dall'istituto centrale su inflazione e occupazione entro la fine del prossimo anno.
"Credo", ha detto intervenendo al Peterson Institute, "che queste condizioni necessarie per alzare il range dei tassi sui Federal funds saranno soddisfatte alla fine del 2022". E dunque, ha aggiunto, "avviare la normalizzazione della politica monetaria nel 2023 sarebbe coerente con il nostro nuovo obiettivo flessibile di inflazione".
Clarida ha anche aggiunto che, sebbene l'economia statunitense non abbia ancora raggiunto gli obiettivi fissati, la Fed è pronta a ragionare sul ritiro degli stimoli. "Se le mie previsioni di base si materializzeranno", ha sottolineato, "allora certamente sosterrei l'annuncio di una riduzione del ritmo dei nostri acquisti verso la fine di quest'anno".
Intanto, a luglio il settore privato ha creato 330 mila nuovi posti di lavoro. Il dato Adp esclude i lavoratori del settore pubblico ed è di gran lunga inferiore alle stime degli analisti che si aspettavano una crescita di 653 mila posti. Continua invece a correre il comparto dei servizi. L'indice Ism non manifatturiero è salito a 64,1 punti a luglio dai 60,1 di giugno. Il dato è superiore ai 60,5 punti attesi dagli analisti.