AGI - L'economia dell'area euro sta gradualmente ripartendo ed è atteso un "netto miglioramento nella seconda metà del 2021, man mano che i progressi nelle campagne di vaccinazione consentono di allentare ulteriormente le misure di contenimento".
È quanto emerge dall'ultimo bollettino economico mensile della Bce, che però mette in guardia: "Allo stesso tempo permangono incertezze". In particolare, nota l'istituto, "la pandemia in corso, con il diffondersi delle varianti del virus, e le sue implicazioni per le condizioni economiche e finanziarie continuano a rappresentare una fonte di rischi al ribasso".
Sull'inflazione, che in questa fase è lo 'spauracchio' dei mercati, la Bce sostiene che "è aumentata negli ultimi mesi principalmente a causa di effetti base, fattori transitori e un incremento dei prezzi dell’energia. Dovrebbe salire ulteriormente nella seconda metà dell’anno, per poi scendere al venir meno dei fattori temporanei".
L'istituto di Francoforte non cambia rotta e ribadisce l’orientamento "molto accomodante della sua politica monetaria". Inoltre esclude un rialzo dei tassi e un ritiro degli aiuti. "Un rialzo durevole dei tassi di mercato - si legge nel rapporto - potrebbe tradursi in un inasprimento delle condizioni di finanziamento generali che interessano l’intera economia. Tale inasprimento sarebbe prematuro e rappresenterebbe un rischio per la ripresa economica in atto e le prospettive d'inflazione".
E ancora: "Un orientamento ambizioso e coordinato delle politiche di bilancio resta cruciale, poiché il ritiro prematuro delle misure di sostegno rischierebbe d'indebolire la ripresa e amplificare gli effetti negativi di più lungo periodo".
Inoltre, "le politiche di bilancio nazionali dovrebbero pertanto continuare a fornire sostegno essenziale e tempestivo alle imprese e alle famiglie maggiormente esposte alla pandemia in corso e alle misure di contenimento associate".
Tuttavia la Bce precisa che "gli interventi di bilancio dovrebbero rimanere temporanei e anticiclici, assicurando altresì che siano sufficientemente mirati da rimediare efficacemente alle vulnerabilità e di sostenere una rapida ripresa dell’economia dell’area euro".
"Come misura complementare agli interventi di bilancio nazionali - dice ancora la Bce - ci si attende che lo strumento Next Generation EU svolga un ruolo chiave, contribuendo a una ripresa più rapida, solida e uniforme".