AGI - La Ue dà il via libera al Pnrr italiano per accedere al Recovery Fund. Dopo 16 mesi di pandemia, morte e recessione, i 27 Paesi della Ue decidono di creare un fondo e spenderlo per far ripartire l'Europa. L'Italia avrà 191,5 miliardi di euro, di cui 69 miliardi a fondo perduto. Secondo la Commissione Ue il piano favorirà un incremento del Pil tra l'1,5% nel 2021 e il 2,5% nel 2026.
Mario Draghi è consapevole che siamo di fronte a un evento epocale che ricorda il Piano Marshall del dopoguerra. Il premier, in conferenza stampa con Ursula Von der Leyen negli studi di Cinecittà, è ottimista: "Il luogo scelto per questa cerimonia è molto simbolico.
Qui negli anni del dopoguerra il nostro cinema raccontava la vita delle famiglie italiane, prima gli stenti, poi il lavoro e infine l'entusiasmo. Oggi celebriamo qui con l'approvazione del Pnrr quella che io spero sia l'alba della ripresa dell'Italia". Per Von der Leyen ""Si tratta di un'opportunità che si ha una volta nella vita".
Dopo la pandemia, l'Italia passerà da 'Roma Città apertà e 'Ladri di biciclettè a 'Vacanze romanè e 'La dolce vità? Oppure ci troveremo a vedere scorci d'Italia come quelli descritti da Pasolini in 'Accattonè?
Draghi sottolinea che il Pnrr sarà accompagnato da riforme: a giorni quella della giustizia arriverà in Consiglio dei Ministri. "Entro il mese di giugno presenteremo un disegno di legge delega per la riforma degli appalti e le concessioni. A luglio ci sarà la riforma della concorrenza. Questi sono i primi blocchi di riforme. L'idea è quella di procedere alla massima velocità".
Il premier ha di fronte uno scoglio senza precedenti: il Vaticano ritiene che il ddl Zan sull'omofobia possa violare il Concordato. Si tratta di un intervento della Santa Sede mentre è in corso l'iter parlamentare di un provvedimento.
Il tema è delicatissimo, visti gli ottimi rapporti che legano Draghi e Papa Francesco. Ma quanto è largo il Tevere? Draghi prende tempo: "Domani sono in Parlamento tutto il giorno, mi aspetto che me lo chiedano e risponderò in maniera ben piu' strutturata di oggi. È una domanda importante".
Il premier prende con l'Europa un impegno: "I fondi saranno spesi tutti, bene e con onestà. Abbiamo messo insieme un piano di riforme ambizioso, un piano di investimenti, che punta a rendere l'Italia un Paese più giusto, più competitivo e sostenibile nella sua crescita. Abbiamo una responsabilità nei confronti del resto dei Paesi europei, nei confronti dei cittadini europei che pagano le tasse. Abbiamo la responsabilità non solo nei confronti di noi stessi ma anche nei confronti dei cittadini dell'Europa".
Von der Leyen e la Ue credono in Draghi: "Oggi è l'inizio dell'attuazione del piano che richiederà un duro lavoro. Io saro' al tuo fianco, la Commissione sarà al vostro fianco, in ogni passo di questa ambiziosa strada verso il futuro. La Commissione sarà vigile e assicurerà che il pieno potenziale di Next Generation Eu arrivi. Il tuo successo è il nostro, il successo italiano è il successo europeo. Perchè un'Italia forte rende l'Europa piu' forte". Von der Leyen a Cinecittà conclude: "è un momento speciale per l'Italia. è un momento speciale per la Ue".