AGI - La pandemia ha accelerato la transizione energetica ma in Eni "il cambiamento è iniziato prima, nel 2014-2015" per contrastare la volatilità dell'Oil&gas e perché "era necessario ridurre le emissioni". E' quanto ha dichiarato l'ad di Eni, Claudio Descalzi, ospite dell'evento organizzato da Reuters 'Global Energy Transition'.
"Il Covid ha accelerato la transizione e ha rafforzato la convinzione e la responsabilità di impegnarsi per l'ambiente e per il nostro pianeta. La pandemia ha aumentato in ognuno di noi questa urgenza. Come compagnia energetica siamo consapevoli di avere un ruolo importante e di condurre questa transizione lavorando insieme per un nuovo modello. Ed è quello che abbiamo fatto negli ultimi sette anni cambiando drasticamente e diversificando il nostro business e i nostri prodotti", ha sottolineato.
L'obiettivo di Eni, ha evidenziato Descalzi, "è dare ai nostri clienti prodotti decarbonizzati. Noi cambiamo e alziamo i nostri target ogni anno grazie allo sviluppo, negli ultimi anni, delle nostre tecnologie che ci permettono di migliorare gli obiettivi". A inizio anno, ha ricordato l'ad di Eni, "abbiamo presentato la nuova strategy che ha l'obiettivo della carbon neutrality al 2050 ma ci sono anche 'interim target' che sono altrettanto importanti per indicare ai nostri shareholder e stakeholder il cammino che abbiamo intrapreso, con impegni precisi e in modo trasparente".
Parlando sempre di transizione energetica, Descalzi ha ribadito il ruolo importante del gas anche in futuro. "Sono ancora convinto che il gas naturale avrà un ruolo importante per il futuro perché bisogna sostituire il carbone, il petrolio, e dobbiamo dare la possibilità alle varie tipologie di fonti rinnovabili di crescere", ha spiegato il manager.
L'ad di Eni ha poi accennato alla possibilità, in futuro, di uno spinoff delle attività di bioraffineria affiancandole alle attività retail. "È ancora prematuro, ma è una possibile operazione che potrebbe essere interessante in futuro", ha spiegato Descalzi.