AGI - Alla fine di una vicenda lunga quasi tre anni l'assemblea di Atlantia ha votato a favore della vendita di Autostrade per l'Italia al consorzio guidato da Cdp.
L'operazione è stata votata da quasi l'87% del capitale rappresentato in assemblea. Una maggioranza forte alla luce dei timori della vigilia che paventavano, non tanto la possibilità di una bocciatura, ma di una prevalenza meno netta.
Nei giorni scorsi comunque erano stati i tre principali proxy advisor (Iss, Glass Lewis e Frontis) che avevano dato tutti l'indicazione di accettare l'offerta del consorzio guidato da Cdp. Cassa che si è avvalsa di Citi e Unicredit come advisor nell'operazione, Macquarie di Rothschild & Co e Blackstone di Lazard.
Oggi all'ordine del giorno dell'assemblea ordinaria, riunita sotto la presidenza di Fabio Cerchiai, c'era un unico punto: "Cessione dell'intera partecipazione detenuta dalla società in Autostrade per l'Italia spa al Consorzio costituito da Cdp Equity spa, The Blackstone Group International Partners LLP e Macquarie European Infrastructure Fund 6 SCSp".
L'intervento dei soci in assemblea, che ha registrato la partecipazione di 1.201 azionisti pari al 70,39% del capitale sociale della società, ha avuto luogo esclusivamente tramite il rappresentante designato in considerazione delle previsioni normative emanate per il contenimento del contagio da Covid-19.
La proposta del consiglio di amministrazione, descritta nella relazione illustrativa messa a disposizione sul sito della società il 30 aprile scorso, è stata approvata con il voto favorevole di 1.129 azionisti pari al 86,86% del capitale sociale rappresentato in assemblea. Hanno espresso voto contrario 60 azionisti pari al 12,75% del capitale rappresentato e si sono astenuti 12 azionisti pari allo 0,39% del capitale rappresentato.
Il cda di Atlantia si riunirà il 10 giugno per assumere le determinazioni finali in merito all'offerta presentata dal consorzio Cdp per l'acquisto dell'intera partecipazione in Aspi. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione di Atlantia che si è tenuto nel tardo pomeriggio e ha preso atto della decisione della assemblea.
La firma dell'operazione dovrebbe essere a fine giugno mentre il closing dovrà avvenire entro il primo trimestre del 2022. Il prezzo finale sarà pari a circa 9,3 miliardi di euro.
Il mercato ha reagito bene alla decisione dei soci della holding con il titolo Atlantia che è stato sostenuto per tutta la giornata per chiudere a 16,09 euro per azione in rialzo del 2,84%.