AGI - Nella riunione su Alitalia mercoledì pomeriggio tra la vice presidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e il ministro dell’Economia, Daniele Franco, si è trovato un accordo di massima su cosa dovrà contenere il piano italiano per consentire alla Commissione europea di rilevare la discontinuità economica tra Alitalia e Ita. Ma adesso, rivelano all’AGI fonti che seguono il dossier, l’Italia dovrà fornire i documenti che mettono per iscritto l’intesa raggiunta.
Si parla, innanzitutto, del business plan della nuova compagnia che dovrà essere coerente con quanto stabilito ieri a Palazzo Berlaymont: il ramo aviation andrà ridotto in maniera consistente rispetto a quello di Alitalia e ciò si tradurrà in meno dipendenti, meno rotte e meno aerei. Per far partire la nuova azienda di trasporto Ita, spiegano le stesse fonti, bisognerà inoltrare una richiesta di licenza operativa. Passaggi che prenderanno del tempo e che, verosimilmente, non permetteranno alla nuova compagnia di decollare prima di agosto.
Inoltre, l'AGI ha appreso dalle fonti che i biglietti emessi da Alitalia e il programma di fidelizzazione MilleMiglia non potranno passare alla nuova compagnia Ita, il cui lancio è previsto per l’estate. Il passaggio dei ticket emessi, sostiene la fonte, determinerebbe la continuità economica tra la vecchia e la nuova compagnia, con tutte le responsabilità che ne conseguono in merito al procedimento Ue ancora in corso sui prestiti ponte ricevuti dall’operatore di bandiera. Di qui la necessità di proteggere i consumatori in modo diverso rispetto a una semplice conversione del biglietto Alitalia in una carta d’imbarco per un volo Ita.
Sembra più probabile dunque un risarcimento in forma economica a favore di chi ha già acquistato un biglietto Alitalia per il periodo in cui la vecchia compagnia potrebbe non essere più in grado di operare. Il requisito della discontinuità economica si riflette sulla base di clienti anche con riferimento al programma di fidelizzazione MilleMiglia che non potrà passare alla nuova compagnia. Qui le prospettive si fanno più incerte in merito a una possibile messa all’asta del programma. Ma anche seguendo quest’ultima strada, Ita non potrebbe partecipare al bando, precisa la fonte.