AGI - Clubhouse comincia lo sbarco su Android, ma i dati sui download segnano un nuovo arresto alla corsa dell'applicazione degli audio live. Secondo un report di SensorTower, tra i più autorevoli osservatori dell'andamento delle applicazioni, a marzo i download sono stati 2,7 milioni, circa il 72% in meno rispetto ai 9,6 milioni di febbraio. Un calo che, in base ai primi dati disponibili, dovrebbe registrarsi anche ad aprile, in attesa di cio' che succederà a maggio con l'apertura dell'app anche agli utenti del sistema operativo di Google, anche se per ora circoscritto solo agli Usa.
Boom già finito quindi? Non proprio, dicono gli esperti. Perché il fenomeno audio sui social lanciato da Clubhouse ha aperto nuovi scenari di sviluppo per tutte le piattaforme, e, anche se non sarà per tutti una Eldorado nel lungo periodo, è destinato a restare uno strumento tra gli altri a disposizione per creare contenuti.
L'app ancora su invito
Il primo elemento per tenere a mente per valutare il calo di Clubhouse è che finora l'app è scaricabile e utilizzabile solo su invito di un altro utente. Non un fattore secondario. Questo ha si' causato un boom di download all'inizio, quando tutti cercavano inviti per accedervi, ma ha anche consentito all'app di moderare il proprio sviluppo, capire dove intervenire, su una base di utenti limitata a circa 10 milioni. Già questo, per gli esperti, dovrebbe bastare a mettere a freno i timori che si sia trattato solo di un fenomeno momentaneo. Anche perchè, tra gli investitori dell'app, ci sono nomi di primo piano del venture capital californiano.
Uno su tutti, Andreessen Horowitz, lead investor del round da 4 miliardi di dollari chiuso lo scorso 19 aprile e tra i primi finanziatori di Facebook, Groupon, Twitter e Airnbn. In assoluto tra gli investitori più di successo nel settore dei social network. Inoltre, Android rappresenta circa l'88% del mercato degli smartphone, e il successo di Clubhouse tra gli utenti iPhone potrebbe essere solo l'inizio di un percorso ancora tutto da tracciare.
E che già ha scatenato una serie di reazioni e emulazioni nel mondo dei social che ha coinvolto Twitter, che ha lanciato con buon successo il servizio 'Spaces', Facebook, che entro due mesi pubblicherà una suite audio che comprenderà podcast e spazi di discussione dal vivo, Telegram che ha inserito le Live Audio Room e Reddit con il suo Reddit Talk.
Cosenza: "L'audio è qui per rimanere"
"Il trend degli audio è destinato a rimanere, anche se non tutti i social avranno lo stesso successo", commenta all'AGI Vincenzo Cosenza, autore del blog sui social media Vincos.it e responsabile marketing di Buzzoole. L'audio "va ad aumentare la tavolozza di possibilità di creare contenuti originali. È per questo che è in atto una guerra tra le piattaforme per accaparrarsi i migliori creator", profili che creano contenuti originali, che sui social hanno un loro pubblico di affezionati che li seguono. Oro per i social che si basano sul tempo che un utente spende in rete.
"In questa gara credo che Facebook abbia la migliore strategia, perlomeno la meglio definita", continua Cosenza. Mentre Clubhouse ha un problema: "È time consuming, richiede molto tempo per essere utilizzato. A differenza di un tweet, che ti consente di capire in pochi secondi se un argomento è di tuo interesse, con gli audio devi spendere molti minuti".
Questo, ragiona, "potrebbe aver portato alcuni utenti a smettere di usarlo, o a usarlo molto meno". In questo quadro si inserisce anche l'arrivo della stagione primaverile e estiva, che porta le persone a spendere meno tempo in casa, e quindi a utilizzare meno i social. Ma già dall'autunno prossimo si potrà fare un primo bilancio di questi servizi. E con dati più coerenti.