AGI - Tre possibili bolle speculative nei primi tre mesi di Wall Street, anche se nessuna per ora sembra aver scalfito la tendenza rialzista dei mercati azionari in questo 2021.
Il caso GameStop, il fenomeno degli Spac (Special purpose acquisition companies) e il caso Archegos hanno sì causato molta preoccupazione tra gli investitori, ma i listini hanno retto continuando a segnare record su record. Episodi che, in modo diverso tra loro, sono anche effetto del grande fiume di liquidità immessa nel mercato dai governi a causa della crisi economica legata alla pandemia.
Intanto, lontano dal Nyse un altro possibile effetto è l'ascesa di Bitcoin, che ha segnato nuove valutazioni record assestandosi, tra alti e bassi, intorno ai 60.000 dollari rispetto ai circa 20.000 di inizio anno.
IL CASO GAMESTOP E WALLSTREETBETS
Tutto ha inizio a gennaio con il fenomeno dei microinvestitori organizzati nel forum di Reddit, ‘WallStreetBets’. GameStop e un’altra manciata di titoli hanno visto rialzi anche del 100% in singole sedute dopo che su Reddit si è organizzata una corsa all’acquisto di azioni per creare un danno ai fondi speculativi che avevano scommesso al ribasso su questi titoli. Un colpo andato a segno, visto che diversi venditori allo scoperto hanno dovuto ammettere perdite di diversi miliardi causate dalle tendenze rialziste di questi titoli. La febbre da GameStop si è poi placata, ma il titolo ha subito per diverse settimane ascese e crolli improvvisi, prima di assestarsi intorno ai 190 dollari: quasi la metà rispetto ai picchi raggiunti a metà gennaio, ma dieci volte in più rispetto al valore che il titolo aveva prima della corsa all’acquisto.
L'INSOLVENZA DI ARCHGEOS
Più recente invece la massiccia vendita di azioni detenute da Archegos, il family office di Bill Hwang, un fondo Usa risultato insolvente alle richieste di rifinanziamento di una posizione scoperta (margin call) da parte delle banche. Secondo quanto ha ricostruito Bloomberg, le svendite azionarie seguite a questo margin call hanno raggiunto i 20 miliardi di dollari e hanno riguardato soprattutto titoli di big tech cinesi e di media americani (ViacomCBS e Discovery le più colpite). Inoltre due big bancari come Credit Suisse e Nomura, che chiedevano il rientro dei margin call, hanno avvertito di aver subito ingenti perdite dopo l'enorme liquidazione di posizioni del loro cliente Archegos Capital Management. Ma anche in questo caso l’allarme sui mercati è durato poco più dello spavento causato.
IL FENOMENO SPAC
A febbraio si comincia a parlare del fenomeno Spac. Si tratta in sostanza di società che nascono come "scatole vuote" ma con l'obiettivo di raccogliere capitali sul mercato per poi utilizzarli per acquistare altre società non quotate e portarle alla quotazione. Una logica che sembra avere un buon successo tra gli investitori e, al netto di chi teme la nascita di grandi e incontrollabili bolle speculative, continua a tenere banco come nuovo fenomeno dei mercati.
LA NUOVA CORSA DI BITCOIN
Lontano dai mercati azionari, ma per diversi analisti legato alla loro tendenza rialzista, c'è il comportamento di Bitcoin. La criptovaluta è cresciuta del 200% da inizio anno, portando la sua valutazione da 20 mila a 60 mila dollari con una capitalizzazione complessiva che ha superato stabilmente i 1.000 miliardi di dollari. Dietro la sua crescita almeno due eventi scatenanti: l'annuncio di Elon Musk di aver investito tramite Tesla 1,5 miliardi di dollari in criptovaluta e quello di PayPal che due settimane fa ha dato il via libera alla creazione di portafogli in cripto per acquistare e vendere beni. Se l'annuncio di Musk rientra in un disegno speculativo, finalizzato a differenziare il cash aziendale, quello di PayPal assolve almeno in parte Bitcoin e le altre valute digitali dal loro peccato originale: quello di essere asset speculativi più che veri e propri sistemi di pagamento. Difficile prevedere cosa accadrà, ma i segnali per un rafforzamento di questi strumenti ci sono tutti.
L'OPINIONE DEGLI ANALISTI
"Il mercato azionario è salito molto velocemente per nove mesi dopo i suoi minimi dello scorso marzo, ma c'è ancora molto denaro da investire", ha spiegato Gregori Volokhine del Meeschaert Financial Services. Gli investitori sanno "che gli alberi non crescono fino al cielo e che non era possibile continuare a investire solo nel ‘cloud’ computing, nei social network e nell’ecommerce", continua l'esperto. Quindi si sono cercate nuove strade. Dalla sfida ai fondi speculativi alle ‘scatole vuote’.
Dietro questi fenomeni c’è anche la grande iniezione di liquidità immessa sul mercato dalla Federal Reserve per sostenere l’economia gravata dalla pandemia, compresi gli assegni alle famiglie americane per sostenerne la spesa: per molti una delle cause dell'ascesa dei microinvestitori che comprano e vengono titoli tramite app di trading come Robinhood.
"Non credo che abbiamo mai visto così tanto denaro fluire nel sistema così rapidamente tra i vari assegni di stimolo e ciò che accadrà con le infrastrutture", ha detto JJ Kinahan di TD Ameritrade, riferendosi all'ambizioso progetto di modernizzazione dei trasporti, dell'industria e di internet presentato questa settimana da Joe Biden e che prevede investimenti per oltre 2.000 miliardi di dollari. Gli investitori cercano nuovi redditizi affari, non più necessariamente legati ai titoli tecnologici che tanto hanno beneficiato nel 2020 proprio grazie alla pandemia.