AGI - Snam, nonostante la pandemia da Covid-19, ha chiuso il 2020 con risultati in crescita.
I ricavi totali sono saliti a 2.770 milioni di euro (+6,3% rispetto al 2019) per effetto del contributo degli investimenti realizzati e della crescita dei business della transizione energetica, nonostante gli impatti dell'epidemia sulla domanda gas; l'utile netto adjusted è risultato pari a 1.164 milioni di euro (+6,5% rispetto al 2019) anche a fronte dei maggiori proventi da partecipazioni e della significativa riduzione degli oneri finanziari netti.
La società proporrà ai soci una cedola da 0,2495 euro per azione, in aumento del 5% in linea con le previsioni del piano strategico 2020-2024.
Snam ha rialzato le stime sull'utile 2021, anno in cui il gruppo prevede un risultato netto pari a 1,17 miliardi rispetto agli 1,13 miliardi comunicati a novembre.
Sebbene non sia in grado, ad oggi, di determinare con attendibilità gli impatti derivanti dal Covid-19 sui target del 2021 e degli anni successivi, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, la società prevede un impatto limitato rispetto agli obiettivi dell’anno in corso
Eventuali ulteriori impatti futuri sulla performance economico/finanziaria e sulla situazione patrimoniale del gruppo, nonché sui piani di sviluppo dei business, "saranno valutati alla luce dell’evoluzione e della durata della pandemia".
Secondo l'ad Marco Alverà, i risultati sono "positivi" e "sono frutto di una strategia di lungo periodo intrapresa negli ultimi anni e beneficiano della solidità del corebusiness, della crescita delle nuove attività nella transizione energetica e della continua attenzione ai costi".
“In un anno di difficoltà e incertezze a causa della pandemia, Snam ha dimostrato il proprio ruolo essenziale nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e la capacità di realizzare i progetti nei tempi previsti, insieme all’impegno nei confronti della comunità e dei territori - ha aggiunto - Abbiamo aumentato gli investimenti di oltre il 20%, recuperando tutti i ritardi nei lavori dovuti al lockdown e completando progetti importanti come il Tap".
Snam ha "ulteriormente rafforzato il posizionamento nella transizione energetica grazie a nuove acquisizioni e a nuovi progetti nel biometano, nell’efficienza energetica e soprattutto nell’idrogeno" e, ricorda Alverà, con l’ingresso negli Emirati Arabi e i primi accordi siglati in India, è "sempre più proiettata nei mercati internazionali".
"Questi risultati- ha concluso l'amministratore delegato - sono stati raggiunti grazie all’impegno delle persone di Snam, mettendo i fattori ESG al centro delle nostre strategie, con l’obiettivo di essere protagonisti della transizione energetica nell’interesse di tutti gli stakeholder e contribuendo allo sviluppo dei territori nei quali operiamo. Questi impegni si riflettono tra l’altro nello Statuto sociale aggiornato e nel nostro ambizioso target di neutralità carbonica al 2040".