AGI - La soluzione del dossier Alitalia è una sorta di cubo di Rubik. La definizione è del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che ammette la difficoltà della questione ma allo stesso tempo ribadisce la volontà del governo "a far partire il vettore nazionale". "E' una partita complessa anche perché da Bruxelles c'è una posizione molto chiara per evitare aiuti di stato", spiega. Un rompicapo difficile per chi ci sta lavorando e che domani vedrà impegnati i sindacati e i commissari.
"La trattativa è delicata ed è in corso - aggiunge il ministro - abbiamo incontrato la commissaria Vestager, avremo un altro incontro a breve nel frattempo i tecnici stanno lavorando. E' un cubo di Rubik perché la questione non è solo nazionale ma c'è un'attenzione molto forte di altre compagnie internazionali che legittimamente pretendono che le regole europee siano osservate. E' una partita difficile ma noi siamo molto impegnati su questo anche perché crediamo ci sia spazio per un vettore nazionale robusto".
Il ministro non commenta i rumors riguardanti il nuovo piano industriale di Ita, la newco Alitalia, che vedrebbe una compagnia più piccola rispetto a quella pre-pandemia. "Su questo non entro - ha risposto ospite di Sky Tg24 Economia - perché non è solo una partita che riguarda gli aerei ma c'è la questione handling, della manutenzione, è veramente molto complessa".
Nel governo, ribadisce Giovannini, c'è "l'impegno a far partire un vettore nazionale robusto in grado di fare alleanze". "Tutti i piani fatti prima della crisi del Covid-19 vanno rivisti alla luce del fatto che il trasporto aereo, non solo italiano, sarà uno di quei settori che piu' lentamente tornerà alla normalità o forse, per un certo punto di vista, non ci tornerà perche' nel frattempo certi canali di trasporto saranno preferiti dalle persone ma soprattutto dalle merci", evidenzia il ministro.
Intanto da Bruxelles è arrivato l'apprezzamento della commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, per la riunione avuta con il governo venerdì scorso. L'incontro di venerdì con i ministri italiani (Giovannini, Giorgetti e Franco) su Alitalia "è stato costruttivo e molto buono", afferma Vestager. "Le aspettative erano alte e sono state confermate dalla riunione", aggiunge.
Domani alle 16 i commissari di Alitalia, Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava incontreranno Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo. L'appuntamento è il primo tra le organizzazioni dei lavoratori e i due nuovi commissari, Santosuosso e Fava, nominati dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.
A preoccupare i sindacati è la situazione finanziaria della vecchia compagnia e il nuovo piano di Ita che vede 45 aerei rispetto ai 52 del piano precedente e ai 104 dell'era pre-Covid. L'Ue inoltre chiede una gara per l'aviation e una cessione separata di handling e manutenzione. Ipotesi spezzatino da sempre avversata dai sindacati.
Sul tavolo poi il problema liquidità. Gli stipendi di febbraio sono stati pagati solo il primo marzo e i sindacati temono ritardi anche per marzo. Si attende l'ok dell'Ue ai ristori Covid per un totale di 55 milioni di euro.
Nella trattativa con Bruxelles inoltre il governo punta alla cessione del ramo aviation attraverso una trattativa privata anche per accorciare i tempi.