AGI - L'Api (American Petroleum Institute), la potente associazione Usa dell'industria petrolifera, si prepara a sostenere la determinazione di un "prezzo" ("carbon price") sulle emissioni di carbonio, che "condurrebbe a percorsi più economici per raggiungere i punti dell'accordo di Parigi", Lo rivela il Wall Street Journal, citando una bozza di dichiarazione dell'Api, che il giornale definisce il segnale più forte dato finora dai grandi produttori di petrolio e di gas in appoggio agli sforzi del governo per affrontare il cambiamento climatico.
"L'Api - si legge nella bozza di comunicato diffusa dal Wsj - supporta la determinazione di un prezzo per le emissioni di carbonio a livello economico come il principale strumento di politica climatica per ridurre le emissioni di CO2, contribuendo a mantenere l'energia a prezzi accessibili, invece di stabilire mandati o azioni normative prescrittive".
Il "carbon pricing" di cui parla l'Api sarebbe un prezzo da fissare sulle emissioni di CO2, per scoraggiarle. L'Api, spiega il Wsj, intende appoggiare questo principio senza stabilire degli schemi specifici come fissazione di una "carbon tax".