AGI - Huawei si prepara a vendere i propri gioielli, gli smartphone di fascia premium 'Mate' e 'P', a un consorzio guidato da società di investimento sostenute dal governo di Shanghai.
Secondo Reuters, che cita fonti a conoscenza del negoziato, i colloqui sono ancora in una fase iniziale e se andassero in poro significherebbero l'uscita del colosso cinese dal business degli smartphone di fascia alta.
Huawei ha iniziato a esplorare già lo scorso settembre la possibilità di vendere i due marchi il cui mercato è stato di 39,7 miliardi di dollari tra il terzo trimestre del 2019 e il terzo trimestre del 2020.
L'esito del negoziato è incerto: secondo le fonti Huawei sta ancora cercando di produrre in proprio i chip proprietari Kirin che alimentano le serie P e Mate.
La casa si è affrettata a smentire le voci definendole "infondate". “Huawei ha appreso che stanno circolando voci infondate riguardo la possibile vendita dei propri brand di smartphone top di gamma" si legge in una nota, "Huawei non ha alcun piano di questo tipo e resta pienamente impegnata sul business degli smartphone, continuando a offrire prodotti dall’elevata esperienza d’uso e caratura ai clienti di tutto il mondo.”
Anche agli albori della trattativa per la vendita del sub-brand Honor il colosso aveva smentito qualunque fondatezza della notizia.
Il governo di Shanghai, da parte sua, ha rifiutato di commentare.
La potenziale vendita delle linee di smartphone premium di Huawei suggerisce che la società ripone poche speranze nella possibilità che l'amministrazione Biden riveda le restrizioni alle fornitura imposte a Huawei da maggio 2019, su tutti la possibilità di utilizzare i Google mobile services (Gms) fondamentali per usare Gmail, Maps, Drive e innumerevoli applicazioni.