AGI - Procter & Gamble, il colosso Usa dei prodotti di largo consumo, dai rasoi Gilette ai pannolini Pampers, annuncia un aumento dell'8% delle vendite nel trimestre concluso il 31 dicembre e punta su una serie di nuovi prodotti di fascia alta, dai costosi saponi per i piatti agli spazzolini da 300 dollari, alle cialde di detersivo progettate per lavatrici extra-large.
Secondo P&G i consumatori, in questa fase, sono sempre più disposti a pagare di più per prodotti di qualità. Il cambiamento secondo P&G dipende dal fatto che i consumatori, bloccati a casa a causa della pandemia di coronavirus, sono disposti a spendere di più per mantenere pulite le loro case e se stessi.
Lo dimostrano i dati del quarto trimestre, con il fatturato che è cresciuto dell'8% a 19,8 miliardi di dollari, contro gli attesi 19.9 miliardi. Inoltre l'azienda ha rialzato le sue stime per la crescita organica delle vendite per l'intero anno, portandola tra il 5% e il 6%, dal precedente intervallo del 4% al 5%. P&G annuncia poi un utile trimestrale netto di 3,9 miliardi di dollari, pari a 1,47 dollari ad azione, rispetto agli 1,41 dollari di un anno fa e agli attesi 1,48 dollari.
L’aumento più consistente si è registrato nella vendita dei prodotti per il bucato, il lavaggio della casa e delle stoviglie (+12%), spinti dalla maggiore permanenza in casa delle persone durante la pandemia.
Seguono i prodotti per la salute (+9%) con un netto aumento delle vendite di dentifrici e spazzolini. Flettono invece i prodotti per coadiuvare le vie respiratorie, specie del marchio Vicks, diminuite nell’ultimo anno a causa di una minore diffusione di tosse, raffreddore e influenza stagionale.
In aumento le vendite dei prodotti per la bellezza e quelli per l’igiene dei più piccoli, cresciuti del 6%. Boom di vendite di carta igienica e altri prodotti di carta per la pulizia della casa. L’aumento delle ore passate in casa, fa notare il Cfo dell’azienda Jon Moeller, ha fatto crescere piuttosto inaspettatamente anche i prodotti per la rasatura, per la cura della pelle degli uomini e dei deodoranti. Una crescita accelerata soprattutto nel Nord America, nel Medio Oriente e in Africa.
“Nella misura in cui l’introduzione diffusa del vaccinico cambierà queste tendenze”, ha spiegato Moeller, “ci sarà probabilmente una riduzione della domanda di alcune categorie, ma ci dovrebbe essere un aumento significativo della domanda di altre categorie”.