AGI - Accelerano i prestiti bancari, i depositi fanno registrare un nuovo balzo e le sofferenze sono in calo. Sono i principali dati del rapporto mensile dell'Abi. A dicembre 2020, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 5,5% rispetto a un anno fa. A novembre, per i prestiti alle imprese si registra un aumento dell'8,1% (l'ultima volta in cui si erano registrati valori superiori all'8% risale a dicembre 2008) su base annua mentre per quelli alle famiglie del 2,2%.
Sempre a dicembre i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si riducono ulteriormente, sui minimi storici, e registrano le seguenti dinamiche: il tasso medio sul totale dei prestiti è sceso al 2,28% (2,30% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è sui livelli dei minimi storici all'1,27% (1,27% anche a novembre 2020, 5,72% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso all'1,30% (1,33% il mese precedente; 5,48% a fine 2007).
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a novembre 2020 sono 23,6 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 29,3 miliardi di novembre 2019 (-5,8 miliardi pari a -19,6%) e ai 38,2 miliardi di novembre 2018 (-14,6 miliardi pari a -38,3%).
Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 65 miliardi (pari a -73,5%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto all'1,35% a novembre 2020 (era 1,69% a novembre 2019, 2,22% a novembre 2018 e 4,89% a novembre 2015).
La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni), sempre a dicembre, risulta in crescita del +7,8% su base annua. L'Abi evidenzia che "i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati di oltre 162 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +10,3% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di oltre 20 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -8,6%)".
Lo scorso mese, il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia allo 0,50%, (0,50% anche nel mese precedente) ad effetto: del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), 0,33% (0,33% anche nel mese precedente); del tasso sui Pct, che si colloca allo 0,88% (0,92% il mese precedente); del rendimento delle obbligazioni in essere, 1,93% (1,93% anche a novembre 2020).