AGI - Microsoft ha riconosciuto che gli hacker che il 14 dicembre hanno attaccato le reti informatiche governative e private hanno ottenuto l'accesso al suo 'codice sorgente' interno, il cuore del suo software.
L'attacco è stato attribuito dai massimi funzionari statunitensi ad hacker russi, ma, precisa il gigante americano, i pirati informatici non sono stati in grado di compromettere o modificare alcuno dei software. La falla è stata individuata nella piattaforma Orion di SolarWinds, utilizzata per la gestione e il monitoraggio delle reti.
"Abbiamo rilevato un'attività insolita con un piccolo numero di account interni e, dopo averla esaminata, abbiamo scoperto che un account era stato utilizzato per visualizzare il codice sorgente in una serie di repository di codice sorgente", ha detto l'azienda in un post del blog.
L'azienda aveva precedentemente riconosciuto di aver inavvertitamente scaricato una patch software usato dalle cyberspie russe come potenziale "back door" nei sistemi delle vittime. Ma non si sapeva che gli hacker avessero visto il codice sorgente dell'azienda, ovvero il Dna del software proprietario.