AGI - Allarme sulla Rai del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri: "Non si può che valutare con attenzione e preoccupazione il deterioramento della posizione finanziaria della Rai, che rappresenta un elemento critico per lo sviluppo del buon funzionamento aziendale. Anche in considerazione del ruolo centrale che la Rai ricopre nel panorama della produzione culturale e dell'informazione del nostro paese" ha detto il ministro in audizione alla Commissione vigilanza Rai.
"Una redditività e una sana e prudente gestione vanno intesi come capacità a continuare nel tempo a creare valore per la collettività senza dove ricorrere, a intervalli regolari, all' utilizzo di risorse pubbliche che verrebbero distolte da altri impieghi economici e sociali", ha aggiunto Gualtieri. "I problemi di conto economico non riflettono solo una flessione congiunturale dei ricavi ma mettono in luce squilibri strutturali che richiedono risposte durature non solo dal punto di vista delle fonti di finanziamento ma anche della capacita' di rilancio", ha evidenziato.
Il miraggio del rilancio
Gualtieri si è soffermato sulla riassegnazione dell'extra gettito del canone recuperato dall'evasione 2020. Si tratta di "85 milioni di euro" che arriveranno all'azienda come "compensazione della crisi", ha spiegato. "Posso confermare che nella legge di bilancio c'è una norma per assegnare il 5% del canone a parziale compensazione dei mancati introiti legati alla crisi economica in atto", ha proseguito il ministro. "Lo Stato ha accolto l'invito rivolto non solo dalla Rai ma da un'ampia schiera di operatori che fanno parte dell'indotto. Risulta evidente che questo intervento debba essere accompagnato da un intervento più ampio e complessivo da parte del management e che portino a un rilancio dell'azienda".
Il presidente della Commissione di vigilanza, Alberto Barachini, ha accolto con favore l'annuncio di Gualtieri: "Accogliamo l'annuncio dell'incremento degli introiti da canone soprattutto perché va incontro anche a un allarme lanciato dalla Commissione e dall'ad, ma sollecitiamo che questo si accompagni a un piano di sviluppo, perché il galleggiamento è importante, ma è importante anche una discontinuità manageriale che porti l'azienda verso un futuro sicuro", ha sottolineato. "Serve uno forzo perché l'ulteriore esborso venga accompagnato da una reale contabilità separata tra il canone e la pubblicità. Questo è oggi solo in parte realizzato", ha aggiunto Barachini.
Mulé: "Sconvolgente premiare cattiva gestione"
Molto critico il capogruppo di FI in Commissione, Giorgio Mulé: "Gualtieri certifica il chiaro fallimento dell'attuale gestione dei vertici di Viale Mazzini. L'azionista di maggioranza ha di fatto dichiarato quello che, dai banchi dell'opposizione, abbiamo sempre denunciato con forza tra cui la mancanza di un piano serio di organizzazione e rilancio dell'Azienda pubblica. Purtroppo però le parole chiare e nette di Gualtieri non hanno avuto la conseguenza logica che ci saremmo aspettati. Il Governo, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, è infatti disposto a risanare i conti in rosso della Rai con i soldi pubblici".
"E' sconvolgente - prosegue l'esponente di FI - che la cattiva gestione venga 'premiata' con ben 85 milioni di euro da destinare alle casse della Rai anziché utilizzarli per il taglio delle tasse. Il Governo continua ad umiliare i cittadini che con grandi sforzi continuano a pagare il canone e che dall'inizio dell'emergenza sanitaria sono abbandonati a loro stessi. E' necessario e non più procrastinabile procedere ad un ripensamento della governance della Rai per evitare che l'Azienda culturale del Paese non venga sfigurata come il carrozzone che ci è stato descritto".