AGI - Il 5G è la nuova sfida di Apple. E già potrebbe essere una delle più difficili di sempre per la società fondata da Steve Jobs. Ne sono convinti molti analisti che in questi giorni stanno provando ad anticipare mosse, rischi e strategie della società. L'attesa è finita: domani l'amministratore delegato Tim Cook, ore 19 in Italia, salirà sul palco dell'Apple Park di Cupertino per presentare la nuova gamma di iPhone.
Anche questa volta Apple ha tenuto fede alla tradizione e nulla finora è trapelato. Nulla, o quasi. Perché tutti sanno che sarà il 5G la grande novità della nuova generazione di iPhone. La stessa società ha lasciato intendere che sarà il nuovo standard di internet ultra veloce la novità di quest'anno: l'evento di domani avrà come titolo "Hi, Speed", un saluto alla velocità che molti hanno letto come un saluto alle nuove reti dei nuovi dispositivi.
Le aspettative sono altissime. Non solo perché il lancio di domani arriva con un ritardo di quasi un mese per via dei problemi che la pandemia ha causato alla catena logistica della società. Ma ciò che molti aspettano di capire è come Apple ha deciso di reagire al ritardo accumulato rispetto ai propri concorrenti proprio sulla tecnologia 5G. I primi smartphone col nuovo standard infatti sono arrivati oltre un anno fa e con i marchi Huawei e Samsung, i maggiori rivali sull'hardware di Cupertino. Non un ritardo enorme, di sicuro non una zavorra. Apple è regina di quello che nel marketing è chiamato 'upsell', indurre cioè il cliente ad acquistare un prodotto con stesse caratteristiche di base rispetto ad altri ma con qualità tali da giustificare una spesa maggiore. Il dubbio di molti è se questa abilità di Apple sarà mantenuta anche con il nuovo standard di smartphone.
Gli iPhone e la sfida 5G con i colossi cinesi
La maggior parte dei dispositivi 5G immessi sul mercato finora arriva dalla Cina. Secondo un'analisi di Counterpoint Research più di tre quarti delle spedizioni di dispositivi 5G nel secondo trimestre sono partite dal Dragone. Pechino negli ultimi 12 mesi si è aggiudicata un notevole vantaggio nel nuovo standard di internet. Negli Usa invece la copertura 5G è ancora limitata, anche nelle grandi città. Questo finora ha ostacolato la diffusione e la vendita di dispositivi di ultima generazione.
IDC market intelligence stima che la spedizione di smartphone 5G negli Usa nel primo trimestre del 2020 sia stata pari a 4,2 milioni, circa il 7,5% del totale delle spedizioni di smartphone in quel periodo. Ancora, per M-Science, una società di ricerca di mercato, solo uno smartphone Android su cinque venduto negli Usa oggi ha il 5G.
La sfida di Apple quindi è contribuire a invertire la rotta. Spingere sulla diffusione del nuovo standard. Anche perché ci sono pochi dubbi sul fatto che il 5G diventerà una tecnologia di largo consumo. "Se c'è qualcuno che puo' fare partire la domanda dei consumatori per il 5G, non può essere che Apple", ha commentato al Financial Times Paolo Pescatore, analista di PP Foresesight. Convinzione piuttosto diffusa tra gli esperti. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate in questi giorni, al pubblico dovrebbero essere presentati una serie di smartphone che andranno da 649 dollari per un iPhone da 5,4 pollici e 64 Gb di memoria, a 1.399 dollari per il modello da 6,7 pollici e 512 Gb.
Quando Apple ha introdotto per la prima volta la tecnologia 4G nel 2012, ricorda Ft, la società ha riportato un calo del margine lordo pari al 10%. Secondo l'analista di New Street Research Pierre Ferragu, lo stesso potrebbe accadere con l'introduzione degli iPhone 5G. Un rischio che Cupertino sta volta avrebbe calcolato. Alcuni prevedono che i nuovi smartphone saranno venduti senza caricabatterie al muro e senza auricolari - si ipotizza addirittura un loro definitivo abbandono a vantaggio dei nuovi Airpod. Questo dovrebbe consentire un risparmio sulle componenti e ridurre il packaging, permettendo la spedizione di piu' unità. Ma al momento si tratta soltanto di ipotesi. Domani Cook svelerà il più grande 'balzo in avanti' degli iPhone dal 2014, ponendo fine alle attese e alle indiscrezioni.