Nel secondo trimestre del 2020, la quota di mercato dei veicoli a ricarica elettrica è aumentata al 7,2% delle vendite totali di auto nell'Ue, rispetto al 2,4% segnato nello stesso periodo dell'anno scorso. Lo rivela l’Associazione dei produttori di automobili europea, Acea. Il calo complessivo delle immatricolazioni di autovetture a seguito della pandemia Covid-19 ha colpito in particolare i segmenti diesel e benzina, sebbene insieme rappresentino ancora oltre l'80% delle vendite di automobili.
Durante il secondo trimestre, le autovetture con motori a combustione interna convenzionali hanno subito il maggiore colpo dalla crisi del coronavirus, con vendite in calo di oltre la metà in tutta l'Ue da aprile a giugno 2020. Il numero di auto diesel immatricolate nell'Unione europea oltre il secondo trimestre dell'anno è sceso del 53,4% a 526.645 unità, per una quota di mercato del 29,4%, in calo dal 31,3% nel 2019. Le vendite di auto benzina hanno registrato una riduzione simile (-55%), passando dalle oltre 2 milioni di unità dello scorso anno a 929.309 nel secondo trimestre del 2020.
Da aprile a giugno 2020, le immatricolazioni di veicoli a ricarica elettrica (Ecv) sono aumentate del 53,3% a 129.344 auto nuove in tutta l'Ue. Ciò ha portato la quota di mercato complessiva dal 2,4% nel 2019 al 7,2% nel secondo trimestre del 2020. Le vendite di ibridi plug-in (Phev) hanno fornito un forte impulso a questa crescita (+133,9%) con 66.128 nuove auto. Più contenuto (+12,7%) l'incremento delle immatricolazioni di veicoli elettrici a batteria (Bev), che totalizzano 63.216 unità. Nonostante un leggero calo nel secondo trimestre (-7,1%), i veicoli elettrici ibridi (Hev) sono rimasti il tipo di veicolo a propulsione alternativa più venduto nell'Unione Europea, con 171.906 unità immatricolate in totale.