AGI - La Bce resta cauta sulla ripresa dell'Eurozona. Dopo il "drastico crollo" della crescita nelle prime settimane del secondo trimestre, l'Eurotower prevede che l'attivita' si riprenderà nel terzo trimestre, anche se avverte: "La ripresa resta disomogenea e parziale" e c'è "elevata incertezza sulla sua velocità e sulla sua entità complessiva". Piu' nel dettaglio, la Bce nelle minute dell'ultima riunione di luglio spiega che "parallelamente al contenimento in atto del virus e all'allentamento delle misure di lockdown, si sono registrati segnali di una prima ripresa dei consumi, mentre in alcuni Paesi si e' avuto un significativo rimbalzo della produzione industriale". Tuttavia diversi "fattori pesano su una ripresa completa" e fra questi soprattutto "un ritorno dei contagi da Covid".
L'Eurotower rimanda quindi un giudizio più meditato al prossimo 10 settembre quando il direttivo si riunirà dopo la pausa estiva "sarà in migliore posizione per rivalutare la politica monetaria e gli strumenti a disposizione", anche perche' avrà "maggiore chiarezza sull'outlook di medio termine sull'inflazione". Per ora comunque la Bce ritiene "adeguato" l'attuale orientamento di politica monetaria e non considera "necessaria nell'attuale congiuntura" una sua ricalibratura.
Sul Pepp, il Qe pandemico da 1.350 miliardi di euro, la Bce, durante la riunione dello scorso 15-16 luglio, ha "discusso a lungo della flessibilità degli acquisti di emergenza per rilanciare l'economia dell'Eurozona. a questo proposito si evidenzia che "la flessibilità del Pepp suggerisce che la capacita' di acquisti netti del piano dovrebbe essere considerata un tetto piuttosto che un target". In merito a ciò, alcuni esponenti del board hanno sottolineato che "gli ultimi dati in arrivo hanno sorpreso al rialzo mentre alcuni dei rischi al ribasso sulle prospettive di crescita a giugno si erano ridotti, facendo cosi' aumentare le possibilità che la dotazione del piano possa non essere utilizzata del tutto".
Tuttavia, le minute evidenziano anche che "nello scenario base e in assenza di significative sorprese al rialzo per le prospettive di inflazione a medio termine, il presupposto attuale è che la capacità del Pepp dovrebbe essere usata completamente", tanto piu' che il programma si e' rivelato "efficace ed efficiente" nel trasferire la politica monetaria all'economia. La Bce si è poi pronunciata anche "per quanto riguarda le politiche di bilancio" dell'Eurozona e sul Recovery Fund, sostenendo "che un orientamento di bilancio ambizioso e coordinato e' importante alla luce della forte contrazione dell'economia dell'area dell'euro". Ed evidenziando che "le misure adottate in risposta all'emergenza pandemica dovrebbero, per quanto possibile, essere mirate e di natura temporanea".