Si avvia verso la fine la vicenda di Autostrade per l'Italia. Alle 11 del mattino di martedì è stato convocato il Consiglio dei ministri durante il quale il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, relazionerà sugli ultimi accadimenti e al termine ci sarà la discussione tra i vari ministri rappresentanti delle varie forze politiche. Le alternative sul tavolo sembrano ridursi con il passare dei giorni anche se, dalle indicazioni che emergono, non sarà il giorno risolutivo della vicenda. In un'intervista al Fatto Quotidiano, infatti, il premier sembra spazzare via l'ipotesi di un accordo con la famiglia Benetton: "Lo Stato non può essere socio di chi prende in giro le famiglie delle vittime", ha detto Conte facendo riferimento all'ipotesi di un ingresso di Cdp in Aspi. Le opzioni in ballo restano, al momento, revoca o uscita totale della famiglia veneta dal capitale di Autostrade per l'Italia.
"Se c'è stato un problema di cattiva manutenzione, se ci sono stati problemi di inadempimenti, la responsabilità va sul management soggetto ad azione di responsabilità, non sulla cittadinanza che deve subire il ricatto di eventuali conseguenze ed incertezza che avrebbero le decisioni pubbliche sul concessionario privato. Non so se sono stato chiaro", ha ribadito il presidente del Consiglio a Meseberg, dopo l'incontro con Angela Merkel.
In linea con il presidente del consiglio l'altro azionista di maggioranza del governo giallorosso, ovvero il Pd. Il segretario Nicola Zingaretti ha sottolineato che "i rilievi del presidente del Consiglio sono condivisibili. La lettera di Aspi al governo è deludente e conferma ulteriormente l'esigenza di un profondo cambio di indirizzo dell'azienda basato su impegni rigorosi in materia di tariffe, sicurezza e investimenti, e su un assetto societario che veda lo Stato al centro di una nuova compagine azionaria che assicuri l'avvio di questa nuova fase".
Quali rischi per i risparmiatori?
All'attacco del premier per l'intervista che ha fatto crollare il titolo Atlantia in Borsa (-15,19% a 11,36 euro) il leader della Lega Matteo Salvini per il quale la linea e le parole del presidente del Consiglio su Autostrade fanno "andare in fumo milioni e milioni di euro, mettendo in difficoltà tanti piccoli risparmiatori", perché "se un governo chiacchiera i risparmiatori poi ne pagano le conseguenze" annunciando una segnalazione alla Consob. Perché, ha aggiunto, "i risparmiatori che hanno i titoli di Atlantia in tasca sono anche operai e lavoratori, non sono i milionari e i Benetton". L'impatto sui risparmiatori di un'eventuale revoca è stato analizzato da alcuni analisti finanziari secondo cui c'è il rischio di un default da oltre 19 miliardi di euro.
Autostrade per l'Italia infine ha reso pubblica l'ultima proposta al governo in cui, evidenzia la società, sono state recepite le richieste dell'esecutivo. Aspi auspica dunque che "le decisioni che verranno assunte siano basate solo ed esclusivamente su aspetti di tipo giuridico, tecnico, sociale ed economico e tengano conto del patrimonio industriale unico rappresentato dalla società e degli interessi dei suoi 7.000 lavoratori, dei 17.000 piccoli risparmiatori - che detengono una quota del debito - e delle migliaia di creditori commerciali e fornitori, che rappresentano una quota assolutamente rilevante del comparto produttivo del Paese".