AGI - A partire da agosto ci sarà un allentamento dei tagli alla produzione di petrolio dell'Opec+. Lo ha affermato il ministro russo dell'energia Alexander Novak aggiungendo tuttavia che nessuna decisione è stata presa su eventuali revisioni all'accordo di aprile che prevede riduzioni di 9,7 milioni di barili al giorno (il 10% dei consumi globali).
Secondo Novak il mercato potrebbe raggiungere un equilibrio tra domanda e offerta a luglio mentre per tornare ai livelli di consumo pre Covid bisognerà aspettare la fine del 2021. Recentemente i tagli record sono stati estesi anche al mese di luglio.
Il Comitato tecnico di monitoroggio dell'Opec+, Joint Ministerial Monitoring Committee (JMMC), si riunirà a metà mese per raccomandare agli stati l'adesione alla riduzione prestabilita. In realtà, l'Arabia Saudita sarebbe propensa ad estendere i tagli record ad agosto e secondo gli analisti questa dichiarazione di Novak è tattica visto che la Russia è maggiormanete indirizzata a prendere la strada di una 'normalizzazione'.
Secondo gli accordi di aprile, ad agosto i tagli dovrebbero ridursi a 7,7 milioni di barili al giorno fino a dicembre. "Vediamo come si evolve la situazione - ha aggiunto il ministro russo - poi controlleremo l'adesione" degli Stati all'intesa, "la situazione di mercato e le previsioni".
Novak ha aggiunto che nell'industria dell'energia gli investimenti si sono ridotti di un terzo aggiungendo che un ritorno del contagio potrebbe colpire ulteriormente la domanda. Il ministro ha rivelato che la produzione russa di petrolio è diminuita a 9,32 milioni di barili al giorno a giugno dai 9,39 di maggio.