Cattolica cede: la società, una delle poche cooperative rimaste fra le aziende quotate a Piazza Affari, diventerà una società per azioni. A dare la spallata decisiva alle resistenze del gruppo la richiesta dell'Ivass, l'istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, di un rafforzamento patrimoniale da 500 milioni da realizzare entro settembre, nel cui ambito, come è stato annunciato ieri sera a sorpresa, entrerà Generali con 300 milioni.
L'impegno del Leone, a cui sarà dedicato un aumento di capitale senza diritto d'opzione, è infatti legato all'approvazione della trasformazione in spa, da sempre osteggiata da Cattolica e dal suo presidente Paolo Bedoni; altra condizione posta per l'operazione è che il passaggio da cooperativa, dove i voti si contano per testa, a società per azioni, dove quello che vale è invece il peso del pacchetto, sia deliberato da un'assemblea straordinaria dei soci entro il 31 luglio.
Dopo l'annuncio di ieri sera, però, c'è da scommettere che la base sociale di Cattolica, a cui sarà dedicata una tranche da 200 milioni dell'aumento, sarà già in fibrillazione in occasione dell'assemblea di sabato prossimo, chiamata a votare il bilancio 2019 e alcune modifiche statutarie, che rischiano però di essere superate a breve con le ulteriori variazioni che saranno fatte con il passaggio a spa, che eventualmente diventeranno effettive dal 1 aprile 2021.
Se l'operazione si concretizzerà, Generali entrerà con il 24,4% in Cattolica comprando nuove azioni a un prezzo di 5,55 euro l'una, un valore ben superiore ai 3,6 a cui il titolo ha chiuso ieri; in attesa del cambio di forma giuridica, poi, il Leone avrà il diritto di veto nell'Assemblea dei soci e in cda in relazione a determinate materie rilevanti a tutela degli interessi finanziari di Generali come investitore e socio di Cattolica, nonché la nomina di 3 membri del Consiglio di Amministrazione.
Da un punto di vista del business il focus sarà su quattro punti: asset management, Internet of Things, salute e riassicurazione. "La partnership strategica con Cattolica è un'opportunità unica, oggi in Italia, di crescita profittevole nell'asset management e nei servizi innovativi ai clienti danni, pilastri della nostra strategia Partner di Vita 2021. Ci permette di estendere i nostri servizi sulla salute e la telematica, grazie alle piattaforme innovative di Generali Welion e Generali Jeniot agli oltre 3,5 milioni di clienti di Cattolica. Il nostro ingresso come azionista rilevante coglie l'opportunità di partecipare al rafforzamento patrimoniale e alla trasformazione in S.p. A di Cattolica", ha sottolineato Marco Sesana, alla guida del Leone di Trieste in Italia.