AGI - La Bce ha dato un'autorizzazione preventiva all'ops lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi. L'autorizzazione fa seguito alla presentazione all'Eurotower dell'istanza, corredata delle idonee informazioni a supporto della validità degli obiettivi strategici dell'operazione, finalizzati al rafforzamento della sostenibilità della creazione di valore per tutti gli stakeholder e resi noti al mercato.
Tra questi "l'incremento della massa critica, e contestuale raggiungimento di una maggiore capillarità in mercati geografici precedentemente meno presidiati, al fine di conseguire significative sinergie di costo, derivanti dalle economie di scala e dalla capacità di operare efficientemente con una struttura operativa agile, liberando al contempo importanti risorse per gli investimenti, in particolare quelli tecnologici".
Gli altri obiettivi
Tra di essi le "sinergie di ricavo derivanti dall'incremento della produttività per cliente e per sportello e della redditivita' anche grazie all'efficientamento derivante dall'integrazione delle fabbriche di prodotto" e l'accelerazione del de-risking degli attivi di Ubi Banca senza oneri per gli azionisti, aumentando il grado di copertura dei crediti deteriorati ai livelli di Intesa Sanpaolo e riducendo i crediti unlikely to pay e in sofferenza.
Nessun effetto dalla Pandemia
A seguito dell'autorizzazione ricevuta da parte della Banca Centrale Europea, Intesa Sanpaolo ritiene, pur non disponendo tuttora di informazioni in merito ai possibili effetti pregiudizievoli della pandemia da Covid-19 su Ubi Banca, che "ragionevolmente dalla pandemia non derivino effetti tali da modificare negativamente l'attivita' di Ubi Banca e la situazione finanziaria, patrimoniale, economica o reddituale sua e delle società del gruppo", oltre ad analoghi effetti per l'Offerta e per la stessa Intesa. Di conseguenza la banca milanese "non includerà tra le condizioni di efficacia dell'offerta la pandemia da Coronavirus".