Partenza in ribasso per Piazza Affari dopo il rimbalzo di ieri pomeriggio; il Ftse Mib ha cercato di ridurre le perdite in avvio per poi assestarsi attorno al -0,9%. Continuano le vendite sui bancari (Unicredit -1,6%, Intesa -1,4%) e anche sugli industriali, dove solo Prysmian (-0,07%) e' vicina alla parità.
Non si ferma il recupero di Atlantia (+2,48%) sulla scia delle novità sul dossier Autostrade; consolida il balzo di ieri Saipem, che sale dello 0,58% nonostante Goldman Sachs e Citigroup siano scettiche sull'efficacia dei tagli alla produzione di greggio ipotizzati ieri da Donald Trump.
In calo le reti nonostante Deutsche Bank abbia alzato il target price di Snam e Terna; bene invece Italgas (+0,45%). Unipol (1,9%) paga lo stop al dividendo deciso ieri sera.
Avvio stabile a 190 punti per lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi. Il rendimento dei titoli italiani è poco mosso all'1,463%.
Le Borse europee aprono in calo, sulla scia della buona chiusura di Wall Street e del calo del prezzo del petrolio. Londra arretra dello 0,43% a 5.440 punti. A Milano l'indice Ftse Mib segna -0,51% e 16.730 punti. Francoforte cede lo 0,24% a 9.522 punti e Parigi lo 0,6% a 4.125 punti.
I prezzi del petrolio sono scesi rispetto ai massimi toccati ieri, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver mediato un accordo tra l'Arabia Saudita e la Russia per ridurre la produzione, aggiungendo di non aver fatto alcuna offerta per ridurre la produzione statunitense.
Lo scetticismo dei mercati su questa mediazione ha fatto flettere i prezzi. I mercati sono anche preoccupati per per la pandemia. Oggi i contagiati nel mondo hanno superato il milione di unita', mentre metà del pianeta resta chiusa a casa per i lockdown.