Il decreto legge che il governo varerà questa mattina alla fine assorbirà quasi l'intera dote dei 25 miliardi stanziati per far fronte all'emergenza coronavirus, finanziati in deficit per 20 miliardi. L'effetto leva, come ha spiegato il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, sarà di circa 350 miliardi.
"Noi consentiamo di sostenere circa 350 miliardi di finanziamenti", ha detto Gualtieri. Una "prima tappa" per sostenere l'economia, con la possibilità di emettere titoli di Stato, e quindi nuovo debito, fino a 25 miliardi nel 2020.
Ad aprile seguirà un secondo intervento in cui saranno probabilmente prorogate le misure adottate con questo primo decreto.
Per far fronte all'emergenza sanitaria, il governo destina 1,15 miliardi al finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard e 1,5 miliardi al Fondo per le emergenze nazionali istituito presso la Protezione civile.
Per gli ammortizzatori sociali il governo ha messo sul piatto quasi 5 miliardi di euro. Prevista la cassa integrazione per tutti i lavoratori di imprese, anche quelle fino a 5 dipendenti, incluso il settore agricolo, non coperte dagli attuali ammortizzatori sociali: l'integrazione salariale sarà garantita fino a nove settimane.
Stanziati 1,347 miliardi di euro per il trattamento ordinario di integrazione salariale e 338,2 milioni per trasformare la Cigs in Cigo. Altri 3,293 miliardi di euro serviranno per finanziare la cassa integrazione in deroga.
Il pacchetto di misure a sostegno dei genitori che fronteggiano la chiusura delle scuole, con l'estensione del congedo parentale e i voucher baby sitter, dovrebbe valere circa 1 miliardo.
Altri 5 miliardi serviranno per garantire liquidità alle imprese e alle famiglie. Per le aziende è previsto l'ampliamento e potenziamento del Fondo di garanzia per le Pmi, dotato di 1 miliardo in più, garanzie statali a sostegno della moratoria delle banche alle imprese per 1,73 miliardi di euro oltre che un sostegno fiscale alla cessione dei crediti deteriorati.
Tra le misure ancora allo studio, che potrebbero entrare nella versione finale del decreto legge, anche una riduzione delle bollette per il 2020.
Sul fronte fiscale, in arrivo prima una sospensione di una settimana per tutti i contribuenti e per tutti i pagamenti in scadenza domani 16 marzo. E il decreto poi definirà le modalità e le tipologie delle proroghe successive.
Per tutti i settori più colpiti, turismo, ristorazione, sport, cultura, trasporti, sarà garantita la sospensione fino al 31 maggio dei versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva, che potranno poi essere saldati in un'unica soluzione o anche in 5 rate.