Mercati in forte pressione per lo scoppio della crisi del coronavirus in tutto il mondo, sollevando il timore di massicci fallimenti aziendali dovuti a potenziali misure di contenimento.
Di fronte alle turbolenze finanziarie, le autorità cercano di rassicurare: dopo aver annunciato un taglio a sorpresa dei tassi di interesse di 0,50 punti percentuali il 3 marzo, la Banca centrale statunitense ha annunciato che inietterà almeno 150 miliardi di dollari al giorno nel mercato monetario.
Gli investitori attendono ora con impazienza per capire cosa farà giovedì il direttivo della Bce e se metterà in campo una serie di misure, alcune delle quali senza precedenti. C'è da dire però che a differenza della Fed il suo margine di manovra è ridotto perché i tassi sono già al loro livello più basso.
Dopo i significativi prestiti a basso costo concessi alle banche (TLTRO) a partire da quest'autunno, le cui condizioni potrebbero essere ulteriormente allentate, potrebbe trattarsi di lanciare un programma di prestiti "per le Pmi", ha dichiarato ad Afp una fonte vicina alla Bce.
Di fronte all'epidemia, la sua presidente, Christine Lagarde, dovrebbe più che mai invitare gli Stati a reagire, visto che ha più volte ribadito che la politica monetaria non può fare tutto.
Tra le potenziali misure di bilancio, gli analisti della Banque Postale AM citano le misure a sostegno dei consumi e del cash flow aziendale. Ci sono "molte soluzioni per ridurre gli effetti recessivi del coronavirus, ma resta da vedere se verranno implementate", riassumono.
Di fronte all'emergenza in atto, gli analisti sono del parere che l'Eurotower dovrà giocoforza assicurare maxi-iniezioni di liquidità a lungo termine per sostenere l'economia reale attraverso aste a basso costo con scadenza a quattro anni.