"Non è possibile gestire lo stabilimento" di Taranto senza le "protezioni legali definitivamente rimosse ieri con la mancata conversione in legge del relativo decreto" e non è possibile esporre dipendenti e collaboratori a potenziali azioni penali". Lo scrive l'ad e presidente di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, in una mail inviata ai dipendenti in cui comunica il passo indietro sull'acquisizione della fabbrica di Taranto. "Pertanto - continua - AM InvestCo e le società controllate hanno inviato una comunicazione richiedendo ai Commissari di Ilva in A amministrazione straordinaria di riassumersi entro 30 giorni la responsabilità della gestione delle attività del Gruppo Ilva attualmente cedute in affitto".
"Sarà necessario attuare un piano di ordinata sospensione di tutte le attività produttive a cominciare dall'area a caldo dello stabilimento di Taranto, che è la più esposta ai rischi derivanti dall'assenza di protezioni legali", scrive ancora Morselli, spiegando che "anche le attività di tutti gli altri reparti e aree operative saranno progressivamente sospese, tenendo presente che l'obiettivo di queste azioni è di mantenere tutti gli impianti in efficienza e pronti per un loro riavvio produttivo".
"È fondamentale - sottolinea l'ad e presidente - che questo piano sia eseguito in modo sicuro e strutturato così che gli impianti non siano danneggiati e possano tornare a essere operativi in tempi rapidi sotto la responsabilità dei Commissari di Ilva in amministrazione straordinaria". E aggiunge: "Questa è una notizia difficile per tutti i dipendenti. L'essenziale ora è di agire nell'interesse dell'azienda e dei colleghi cooperando nei prossimi giorni per supportare in ogni modo le attività volte a preservare il valore e l'integrità degli insediamenti produttivi. Un piano d'azione dettagliato - conclude Morselli -sarà coordinato da Wim Van Gerven, AMI Chief Operation Officer".