Tesla ha chiuso il terzo trimestre con un fatturato di 6,3 miliardi di dollari, in calo dell'8% rispetto e allo stesso periodo del 2018. L'utile netto è stato di 143 milioni (pari a 78 centesimi per azione), oltre le aspettative degli analisti, che si attendevano una calo del risultato netto. Le azioni della società si sono impennate, con un incremento del 17% nelle contrattazioni del dopoborsa.
A sostenere il titolo di Tesla anche la prospettiva di raggiungere l'ambizioso traguardo dei 360 mila veicoli prodotti nel corso dell'anno. I volumi totali dovrebbero crescere di circa il 50%, anche se - spiega la società - la priorità è sul "controllo dei costi". Le spese operative sono calate a 930 milioni (un anno fa superavano i 3,4 miliardi). Ecco perché, nonostante un prezzo medio di vendita piu' basso (dovuto alla commercializzazione di Model 3 con dotazione base), il margine lordo è aumentato e il gruppo è tornato a produrre profitti. Buone notizie anche dalla "gigafactory" cinese. Costruita in 10 mesi, "è pronta alla produzione" in anticipo rispetto ai programmi. "Volumi in continua crescita e controllo dei costi sono una combinazione importante per raggiungere una redditivita' sostenuta", spiega Tesla.