Il cambiamento climatico non pare arrestarsi. Ciò che l'uomo ora deve affrontare è una minaccia globale con impatti devastanti e di ampia portata su persone, ambiente ed economia. Una minaccia che colpisce tutte le regioni del mondo e attraversa tutti i settori della società. Investire 1,8 trilioni di dollari dal 2020 al 2030 può portare a 7,1 trilioni di dollari di benefici netti. A dirlo, nella sua ultima relazione, è la Commissione Globale sull'Adattamento al clima.
Nonostante gli sforzi globali tesi a ridurre le emissioni climalteranti si stiano rivelando efficaci, alcuni aspetti del cambiamento climatico sono inevitabili. "Il mancato adattamento a questa nuova realtà - afferma Patrick Verkooijen (CEO del Global Center on Adaptation) - avrà un'ampia gamma di impatti devastanti".
Ad esempio, potrebbe deprimere la crescita dei rendimenti agricoli globali fino al 30% entro il 2050 ma anche portare ad oltre 5 miliardi il numero di persone prive di accesso sufficiente all'acqua almeno un mese all'anno. "I costi del cambiamento climatico per le persone e l'economia - continua Verkooijen - sono chiari. Il tributo sulla vita umana è inconfutabile. La domanda è: come reagirà il mondo? Ritarderemo e pagheremo di più o pianificheremo in anticipo e prospereremo?". Da qui la necessità di elaborare e attuare strategie d'azione complementari per un adattamento agli effetti prodotti dal cambiamento climatico.
La Global Commission on Adaptation
Ban Ki-moon, ottavo segretario generale delle Nazioni Unite, guida la Commissione insieme a Bill Gates e Kristalina Georgieva (amministratore delegato della Banca Mondiale). Questo istituto internazionale è guidato da 33 commissari e vanta la partecipazione di 19 paesi in rappresentanza di tutte le regioni del mondo. È co-gestito dal World Resources Institute e dal Global Center on Adaptation. Quest'ultimo agisce come mediatore di soluzioni, riunendo governi, settore privato, società civile, organismi intergovernativi e istituzioni in grado di abbattere quegli ostacoli che rallentano l'azione di adattamento.
La Commissione, lanciata all'Aia il 16 ottobre 2018 con il sostegno di 17 paesi, incoraggia lo sviluppo di misure per gestire gli effetti del cambiamento climatico attraverso la tecnologia, la pianificazione e gli investimenti.
L'attività della Commissione
La Commissione spinge verso un'azione urgente di adattamento al clima invitando i governi e le imprese ad agire con tempestività per innovare e promuovere soluzioni alla luce dei nuovi risultati della ricerca. Il rapporto, pubblicato il 10 settembre, è focalizzato sull'impatto di eventi straordinari che – come uragani sovralimentati, inondazioni e incendi boschivi – stanno diventando, in realtà, quotidiani. Catastrofi naturali che spingono alla povertà fette sempre più ampie di popolazione, sottoposte a un aumento di confilitti sociali e instabilità politica ed economica.
La campagna #AdaptOurWorld
Per sensibilizzare la comunità internazionale alla nuova sfida lanciata dall'adattamento climatico, il 10 settembre si terranno eventi in oltre 10 città, e verrà attivata la campagna social "#AdaptOurWorld". I ritrovi formativi copriranno gran parte del planisfero: Isole Marshall, Pechino, Nuova Delhi, Ginevra, Città del Messico, Ottawa, Wainibuka (Figi) e Washington DC.
La nuova relazione
La relazione pubblicata dalla Commissione punta sullo sviluppo globale di una maggiore resilienza e produttività. Secondo l'ente internazionale, elaborare piani di adattamento specifici e diffusi può portare a benefici economici significativi. Il tasso di rendimento complessivo degli investimenti in una migliore resilienza è elevato, con rapporti tra benefici e costi che vanno da 2:1 a 10:1 (e anche oltre).
In particolare, l'analisi rileva che investire 1,8 trilioni di dollari a livello globale dal 2020 al 2030 potrebbe generare 7,1 trilioni di dollari in benefici netti totali. E, in aggiunta, produrrebbe un "triplo dividendo” cioè eviterebbe perdite future, stimolerebbe l'innovazione e offrirebbe benefici sociali e ambientali.
I cinque settori (in cui investire) considerati dalla relazione sono i sistemi di allerta precoce, le infrastrutture resistenti al clima, il miglioramento dell'agricoltura nelle zone aride, la protezione delle mangrovie e gli investimenti per rendere le risorse idriche più resistenti. Si tratta di sezioni tematiche che rappresentano solo una piccola parte degli investimenti totali necessari (e quindi dei benefici totali disponibili che ne deriverebbero).
La relazione della Commissione chiede un adattamento in grado di affrontare e contrastare le disuguaglianze nella società ma anche coinvolgere nel processo decisionale un maggior numero di persone, in particolare quelle più vulnerabili agli impatti climatici - e che meno hanno contributo tanto a scatenare il problema quanto a rendere l'adattamento climatico un imperativo umano.
I benefici dell'adattamento climatico
La relazione della Commissione sottolinea i benefici economici, sociali e ambientali che sarebbero naturali conseguenze di buone strategie di adattamento climatico:
- ripristinare le foreste di mangrovie, in luoghi come Thailandia, India e Filippine, permetterebbe alle comunità costiere una maggiore protezione dalle tempeste mortali;
- la strategia olandese ha spostato le dighe nell'entroterra, ha allargato il letto dei fiumi e ha creato piazze per l'assorbimento del l'acqua. Questi progetti gestiscono e rallentano le acque di piena, fornendo spazi innovativi di uso pubblico e rivitalizzando i quartieri urbani;
- nello Zimbabwe, gli agricoltori che utilizzano mais resistente alla siccità hanno raccolto fino a 600 kg di mais per ettaro in più rispetto al mais convenzionale. Il raccolto supplementare è stato sufficiente per sfamare una famiglia di sei persone per nove mesi e ha fornito 240 dollari di reddito extra, aiutandoli a mandare i loro figli a scuola e a soddisfare altre esigenze familiari;
- ridurre i rischi di alluvione nelle aree urbane riduce i costi finanziari, aumenta la sicurezza e rende gli investimenti che altrimenti sarebbero troppo vulnerabili ai rischi climatici più redditizi. Il Canary Wharf di Londra e altri sviluppi nella parte orientale di Londra sarebbero stati impossibili senza la protezione contro le inondazioni offerta dalla barriera del Tamigi (la seconda in ordine di grandezza dopo quella di Maeslantkering nei Paesi Bassi);
- la relazione chiede rivoluzioni in tre aree: comprensione, pianificazione e finanziamento. Il report esplora come questi cambiamenti possono essere applicati in sette sistemi interconnessi: cibo, ambiente naturale, acqua, città, infrastrutture, gestione del rischio di catastrofi e finanziamenti.
Le dichiarazioni dei veritici della Commissione
Ban Ki-moon, commentando i risultati del report, ha sottolineato come il cambiamento climatico, che per natura non conosce confini e frontiere -sia un problema internazionale che può essere risolto solo con la cooperazione e la collaborazione. "Sta diventando sempre più chiaro che in molte parti del mondo il nostro clima è già cambiato e dobbiamo adattarci ad esso. L'adattamento non è solo la cosa giusta da fare, è anche la cosa intelligente da fare per stimolare la crescita economica e creare un mondo resiliente al clima".
Parallelamente Bill Gates, a capo della Fondazione Bill e Melinda Gates e co-presidente della Commissione Globale sull'Adattamento, ha riferito che "con un maggiore sostegno all'innovazione, possiamo sbloccare nuove opportunità e stimolare il cambiamento in tutto l'ecosistema globale. L'adattamento è una questione urgente che richiede il sostegno dei governi e delle imprese per garantire che le persone più a rischio abbiano l'opportunità di prosperare.”
Axel van Trotsenburg, Amministratore Delegato della Banca Mondiale, ha dichiarato: “La Banca mondiale sta incrementando gli investimenti per l'adattamento perché le prove dimostrano che gli edifici resilienti, le infrastrutture e i servizi pubblici sono positivi per le comunità, le imprese e la crescita sostenuta del l'intera economia.”
I prossimi appuntamenti della Commissione
La Commissione presenterà ulteriori linee d'azione al vertice delle Nazioni Unite sul clima del prossimo 23 settembre ma anche in occasione del summit sull'adattamento al clima che si terrà nei Paesi Bassi nell'ottobre 2020. La Commissione, inoltre, mirerà a incoraggiare i paesi a innalzare il livello di ambizione in materia di adattamento in vista del vertice internazionale sul clima (COP26), previsto per dicembre 2020.