Non solo "Conte Draghila", come titola la Bild Zeitung un pezzo corredato da un fotomontaggio in cui il presidente della Bce viene ritratto con due denti aguzzi e affilati, aggiungendo "il terrore per i risparmiatori tedeschi prosegue la sua azione": sulla stampa tedesca il nuovo "bazooka" della Banca centrale europea viene accolto con un coro quasi unanime di critiche.
Qualcuno parla addirittura di "politica horror". "Il fossato che divide la Bce dalla capitale tedesca raramente è stato così profondo come in questi giorni", scrive il quotidiano economico Handelsblatt, che cita fonti (anonime) del governo federale, secondo le quali "Draghi sottovaluta completamente le conseguenze più ampie della sua politica. Che ce ne facciamo di una politica monetaria che aiuta solo un po', quando allo stesso tempo Trump ci ricopre di dazi?".
A quanto afferma la Sueddeutsche Zeitung di Monaco di Baviera, il capo della Bce "per troppo tempo si è aggrappato alla politica del denaro a basso costo... Draghi vuole frenare il calo economico. Ma quel che è mosso da buone intenzione è fatto male. Il maestro ha sovraccaricato i suoi strumenti, per cui porta poco vantaggio aggiungercene un altro. Altri possono ottenere molto di più. Per esempio il governo tedesco: dovrebbe utilizzare i tassi bassi per contrastare la debolezza dell'economia con investimenti, ma Draghi ha sbagliato i suoi calcoli. Voleva dare ai Paesi dell'euro tempo per fare le necessarie riforme, ma quelli si sono fatti attendere, alcuni politici lo hanno deluso. Cosi' ha mantenuto fede al denaro a buon mercato, senza che la congiuntura lo richieda piu'".
Attacca anche un giornale del campo progressista come la Zeit: "Le condizioni nel mondo valutario negli ultimi anni si sono talmente modificate che invece dell'espansionismo di Draghi forse sarebbe stato necessario tutt'un altro approccio, più trattenuto. E se la Bce continua così, è grande il pericolo che ponga le basi per la prossima crisi". D'altronde è la Welt a ricordare come l'atmosfera nel consiglio Bce non sia stato particolarmente "sciolto": a detta del giornale amburghese, "ci sono state considerevoli resistenze" al nuovo bazooka. Il titolo dell'articolo la dice lunga: "Neanche una ribellione senza precedenti è riuscita a fermare Draghi".
Dal canto suo, la Frankfurter Allgemeine Zeitung sottolinea che "anche tra gli economisti sono cresciuti i dubbi se ulteriori cali dei tassi e acquisti di titoli possano ottenere chissà quali effetti... Non si riesce a evitare la preoccupazione che con i nuovi passi gli effetti collaterali possano essere superiori all'effetto principale".
Questo mentre il Tagesspiegel afferma che "il procedimento di Draghi non aiuta la stabilità: al contrario. Lui spera che il denaro che entra in circolo arrivi in forma di crediti alle imprese. Ma invece ora le imprese possono indebitarsi in modo vantaggioso come mai". Come la Bild, anche il giornale berlinese ricorre ad un immaginario da film di serie B: "In realtà attraverso il denaro a basso costo si tengono in vita soprattutto quelle aziende nel sud dell'Europa che in condizioni normali sarebbero già al verde. Già si parla di aziende-zombie. Non ce ne sorprendiamo, con questa politica horror di Draghi".